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Diamond League: record mondiale per Duplantis e Ingebrigtsen, Tamberi torna a vincere

Nella tappa polacca ci sono anche tre record del meeting.

26 ago 2024
Diamond League: record mondiale per Duplantis e Ingebrigtsen, Tamberi torna a vincere

A Chorzow la Diamond League offre uno spettacolo di altissimo profilo, con ben due record del mondo a referto. Uno, nemmeno a dirlo, è dell'immenso Armand Duplantis, che col suo 6.26 migliora di un altro centimetro la misura valsagli l'oro olimpico a Parigi, appena un mesetto fa. L'astista svedese è al suo 15° miglioramento del primato mondiale (10 outdoor, 5 indoor) ruolino che, ad appena 25 anni, già lo consacra fuoriclasse assoluto. Nulla da fare per lo statunitense Kendricks e il greco Karalis, a podio con lui staccati di 26 cm.

Di fenomeno nordico in fenomeno nordico, l'altro primato mondiale siglato in Polonia è di Jakob Ingebrigtsen, nei 3mila. 7' 17” 55 il tempo del norvegese due volte oro olimpico, che batte gli etiopi Aregawi e Kejelcha e ora è detentore del primato in ben 4 specialità: oltre ai 3mila, ci sono i 2mila, le 2 miglia e i 1500 indoor.

In mezzo agli exploit scandinavi c'è gioia anche per l'Italia, che sfiora il podio con Marcell Jacobs – 4° nei 100, vinti dallo statunitense Fred Kerley – e conquista l'oro col redivivo Gianmarco Tamberi. Dopo i problemi fisici e le conseguenti magre olimpiche, l'altista azzurro torna a primeggiare a livello internazionale: 2.31 la misura che gli fa staccare il plotone fermatosi a 2.29, nel quale argento e bronzo vanno al giamaicano Beckford e all'ucraino Doroshchuk.

E dal calderone di Chorzow escono anche tre record del meeting, due dei quali nei 400 ostacoli. Tra gli uomini altro squillo della Norvegia con Karsten Warholm, autore di un 46” 95 con cui mette in fila il francese Ducos e il qatariota Samba. Tra le donne invece successo e primato per l'olandese Femke Bol, in 52” 13: battute la statunitense Cockrell e la giamaicana Clayton. Il terzo arriva nei 200 col 19” 83 di Letsile Tebogo, del Botswana: con lui sul podio vanno il domenicano Ogando e lo statunitense Bednarek.





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