Fioccano i world leading results a Doha e non potrebbe essere altrimenti in quello che è il primo vero appuntamento dell'anno con la Diamond League. La lunga volata che culminerà, ma non si fermerà, nelle Olimpiadi brasiliane, scatta dal Qatar.
Stati Uniti protagonisti, col 19''85 di Ameer Webb nei 200 metri, il miglior crono mai registrato nella tappa qatariota della Diamond. Successo stelle e strisce anche nell'asta femminile, dove Sandi Morris ritocca il meeting record issandosi fino ai 4 metri e 83 centimetri, eguagliando pure il record mai ottenuto nel circuito del diamante.
Dominio statunitense anche nella velocità pura, dove Tori Bowie sbaraglia la concorrenza fermando il cronometro sui 10''80, precedendo di un soffio – è il caso di dirlo – l'olandese Dafne Schippers.
Oltreoceano ben rappresentato anche in fascia meridionale con l'impressionante 15,04 fatto registrare dalla colombiana Caterine Ibarguen nel salto triplo, misura che raramente si vede in questo periodo dell'anno e che la dice lunga sulle chance di ottenere il quarto successo consecutivo nel circuito del diamante per la 32enne di Apartadò.
L'effetto traino dei Giochi Olimpici estende i suoi effetti benefici anche sul fondo, al solito dominato da atleti e atlete del Continente Nero: imprendibile Asbel Kiprop nei 1500: 3'32''16 il riferimento cronometrico strappato dal keniota due volte vincitore della Diamond League di specialità, l'ultima l'anno passato.
Successo mai in discussione anche per Almaz Ayana: la fondista etiope si prende il primo oro nei 3000 femminili con un bel 8'23''11.
Prossimo appuntamento per sabato prossimo a Shanghai, col secondo dei quattordici appuntamenti col circuito della Diamond League.
LP
Stati Uniti protagonisti, col 19''85 di Ameer Webb nei 200 metri, il miglior crono mai registrato nella tappa qatariota della Diamond. Successo stelle e strisce anche nell'asta femminile, dove Sandi Morris ritocca il meeting record issandosi fino ai 4 metri e 83 centimetri, eguagliando pure il record mai ottenuto nel circuito del diamante.
Dominio statunitense anche nella velocità pura, dove Tori Bowie sbaraglia la concorrenza fermando il cronometro sui 10''80, precedendo di un soffio – è il caso di dirlo – l'olandese Dafne Schippers.
Oltreoceano ben rappresentato anche in fascia meridionale con l'impressionante 15,04 fatto registrare dalla colombiana Caterine Ibarguen nel salto triplo, misura che raramente si vede in questo periodo dell'anno e che la dice lunga sulle chance di ottenere il quarto successo consecutivo nel circuito del diamante per la 32enne di Apartadò.
L'effetto traino dei Giochi Olimpici estende i suoi effetti benefici anche sul fondo, al solito dominato da atleti e atlete del Continente Nero: imprendibile Asbel Kiprop nei 1500: 3'32''16 il riferimento cronometrico strappato dal keniota due volte vincitore della Diamond League di specialità, l'ultima l'anno passato.
Successo mai in discussione anche per Almaz Ayana: la fondista etiope si prende il primo oro nei 3000 femminili con un bel 8'23''11.
Prossimo appuntamento per sabato prossimo a Shanghai, col secondo dei quattordici appuntamenti col circuito della Diamond League.
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