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Djokovic, l'Australia cancella il visto d'ingresso

di Roberto Chiesa
14 gen 2022
@ebu.ch

Il tennista Novak Djokovic ha dichiarato il falso circa il comportamento tenuto nelle due settimane antecedenti il suo arrivo in Australia e per questo il suo visto d'ingresso è stato annullato. È stato il Ministro dell’Immigrazione Alex Hawke a pubblicare l'annuncio chiamando in causa il pubblico interesse. La notizia era nell'aria tanto da non prendere in contropiede i legali del tennista serbo che avevano già preparato un ulteriore ricorso. Depositata a tempo di record, l'istanza ha fatto sì che il Giudice abbia concesso a Djokovic di rimanere nel paese, ma a disposizione dell'autorità. Quindi da domani mattina e fino al pronunciamento definitivo della Corte, al serbo sarà assegnata una camera al Park Hotel di Melbourne dalla quale non potrà allontanarsi.

È una forma, seppure soft, di detenzione. Djokovic aveva dichiarato di non aver viaggiato nelle due settimane precedenti l’arrivo in Australia lo scorso 4 gennaio. Ma diversi articoli e post sui social lo avevano immortalato mentre era impegnato in allenamenti ed esibizioni pubbliche.  Non solo aveva anche affermato di essersi negativizzato dal Covid il 22 dicembre, dopo che sarebbe risultato positivo il 16 dicembre. Eppure il 17 aveva partecipato a una premiazione con un gruppo di bambini a Belgrado e il 18 dicembre aveva incontrato giornalisti dell’Equipe per un’intervista. Ora il tennista rischia l'esecutività dell'espulsione con divieto di rientro in Australia per i successivi tre anni, oltre a 3 anni di squalifica sportiva che a 31 anni segnerebbero la fine della sua carriera. 






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