2-0 recitava il pronostico e 2-0 è, però, come in Gara 1, il CSKA Mosca deve sudare fino alla fine per battere 89-84 il Khimki: alla regina del girone basterà vincere una delle due trasferte per accedere alla Final Four di Belgrado, e in caso contrario avrà comunque la bella nel suo palazzetto. Senza l'infortunato De Colo, l'asso dell'Armata Rossa è di nuovo Rodriguez, due volte doppio con 26 punti e 10 rimbalzi. Oltre a lui brillano anche Higgins – 19 punti – e la coppia Clyburn-Hunter, che sommano 30 punti e 14 rimbalzi. A differenza del primo round non ci sono strappi, l'equilibrio regna indisturbato fino all'ultimo: il CSKA è quasi sempre avanti ma va al massimo a +6, il Khimki sale in cattedra in chiusura di primo tempo ma, a sua volta, non riesce ad andar via. Negli ospiti, Shved stavolta è meno cannoniere e più uomo squadra, così è Gill a battere duro coi suoi 24 punti. Finché, dopo il 68 pari di inizio ultimo quarto, Rodriguez guida lo strappo di Mosca, che fa 11-2 e, nei possessi successivi, si porta a +10. Il Khimki non si arrende e i liberi di Markovic e Gill lo riportano a -3, ma mancano solo 8” e al giro seguente Higgins, sempre dalla lunetta, dà la vittoria al CSKA.
Si ribalta tutto invece in Panathinaikos-Real Madrid, coi blancos che riscattano il -28 di Gara 1 imponendosi 89-82, strappando ad Atene il fattore campo nella serie. OAKA è un inferno verde – 18 mila aggurritissimi spettatori – e i greci vanno subito sul 16-8, sulle ali di un James che chiuderà a quota 20. Stavolta però il Real non crolla e nel secondo quarto mette pure la freccia, ristabilendo l'equilibrio. Rispetto al primo round il Panathinaikos è nullo dall'arco – 7/26 – e nei rimbalzi offensivi, con Madrid che, nel complesso, prende 19 carambole in più. Nella terza frazione salgono in cattedra Reyes e Carroll - 18 e 17 punti, con 6/8 in due da fuori – e il Real allunga fino al +7 del 30°. Il Panathinaikos risale al pari con la tripla di Denmon del 33°, da lì in poi però comandano solo gli ospiti. Gli ultimi arrembaggi dei verdi vengono respinti da Doncic, che compensa lo 0 dal campo con l'8/8 dalla lunetta e con tante giocate importanti. È lui a creare la tripla di +5 di Thompkins, ed è sempre lui a chiudere la contesa con tre liberi pesantissimi, per una vittoria fondamentale in ottica Final Four.
Si ribalta tutto invece in Panathinaikos-Real Madrid, coi blancos che riscattano il -28 di Gara 1 imponendosi 89-82, strappando ad Atene il fattore campo nella serie. OAKA è un inferno verde – 18 mila aggurritissimi spettatori – e i greci vanno subito sul 16-8, sulle ali di un James che chiuderà a quota 20. Stavolta però il Real non crolla e nel secondo quarto mette pure la freccia, ristabilendo l'equilibrio. Rispetto al primo round il Panathinaikos è nullo dall'arco – 7/26 – e nei rimbalzi offensivi, con Madrid che, nel complesso, prende 19 carambole in più. Nella terza frazione salgono in cattedra Reyes e Carroll - 18 e 17 punti, con 6/8 in due da fuori – e il Real allunga fino al +7 del 30°. Il Panathinaikos risale al pari con la tripla di Denmon del 33°, da lì in poi però comandano solo gli ospiti. Gli ultimi arrembaggi dei verdi vengono respinti da Doncic, che compensa lo 0 dal campo con l'8/8 dalla lunetta e con tante giocate importanti. È lui a creare la tripla di +5 di Thompkins, ed è sempre lui a chiudere la contesa con tre liberi pesantissimi, per una vittoria fondamentale in ottica Final Four.
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