Tutti e quattro equilibrati gli incroci d'anticipo del terzo turno nel Round Robin di Eurolega, dove – in attesa del Fenerbahce – il solo CSKA prosegue a punteggio pieno: decisiva, per quanto sudata, la vittoria a Istanbul contro l'Efes. Nonostante un secondo periodo da 14-23 in favore dei moscoviti, quelli di Ivkovic rientrano in partita fino ad ingaggiare un duello finale in cui la spuntano i Campioni d'Europa, grazie alla prestazione a tutto tondo di De Colo, dal recupero difensivo ai 26 punti a referto, che coi 15 di Teodosic fanno tutta la differenza del mondo nel 93-87 finale.
Scalzato dal trono il Real Madrid, che recupera da una situazione critica (32-13 Vitoria alla prima sirena), rimontando finanche riuscire a mettere la testa avanti nel quarto quarto, dove il lavoro difensivo di Randolph e la bomba d'angolo di Jaycee Carroll sembravano aver chiuso un incontro che Vitoria ha il merito di riaprire e vincere, trascinata da un Jaka Blazic dal 21 punti, compresa la tripla allo scadere su scarico di Shane Larkin, che non si accontenta dell'over-time. E fa dannatamente bene, entrando nel 91-87 finale.
Simile nel punteggio e nell'andamento l'incontro di Kazan: dalla Basket Hall è il Darussafaka ad uscire coi due punti, dopo una sfida estremamente equilibrata in cui Wilbekin e Wanamaker firmano l'allungo decisivo in chiusura di terzo quarto. Non basta un Langford da 22 punti all'Unics Kazan, ancora a secco di vittorie.
Sono due quelle dell'Olimpiacos, che riceveva sul Pireo l'Emporio Armani Milano: pienamente in partita per tre quarti di essa, i Campioni d'Italia, tra le cui fila brilla un Raduljca da 14 punti e 8 rimbalzi. Ci sono però Gentile, Simon e McLean nei momenti cruciali, così come Spanoulis ed Hackett non mancano di giocare i palloni pesanti, fronte ellenico. L'incontro gira nel quarto quarto, dove lo svantaggio di sei ereditato dalla bomba di Green a margine del periodo precedente apre la voragine che porta l'Olimpiacos anche sul +15 di vantaggio. Nel finale si gioca per la differenza canestri, che comunque inquadra Milano come la peggiore delle squadre a quota due successi.
LP
Scalzato dal trono il Real Madrid, che recupera da una situazione critica (32-13 Vitoria alla prima sirena), rimontando finanche riuscire a mettere la testa avanti nel quarto quarto, dove il lavoro difensivo di Randolph e la bomba d'angolo di Jaycee Carroll sembravano aver chiuso un incontro che Vitoria ha il merito di riaprire e vincere, trascinata da un Jaka Blazic dal 21 punti, compresa la tripla allo scadere su scarico di Shane Larkin, che non si accontenta dell'over-time. E fa dannatamente bene, entrando nel 91-87 finale.
Simile nel punteggio e nell'andamento l'incontro di Kazan: dalla Basket Hall è il Darussafaka ad uscire coi due punti, dopo una sfida estremamente equilibrata in cui Wilbekin e Wanamaker firmano l'allungo decisivo in chiusura di terzo quarto. Non basta un Langford da 22 punti all'Unics Kazan, ancora a secco di vittorie.
Sono due quelle dell'Olimpiacos, che riceveva sul Pireo l'Emporio Armani Milano: pienamente in partita per tre quarti di essa, i Campioni d'Italia, tra le cui fila brilla un Raduljca da 14 punti e 8 rimbalzi. Ci sono però Gentile, Simon e McLean nei momenti cruciali, così come Spanoulis ed Hackett non mancano di giocare i palloni pesanti, fronte ellenico. L'incontro gira nel quarto quarto, dove lo svantaggio di sei ereditato dalla bomba di Green a margine del periodo precedente apre la voragine che porta l'Olimpiacos anche sul +15 di vantaggio. Nel finale si gioca per la differenza canestri, che comunque inquadra Milano come la peggiore delle squadre a quota due successi.
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