C'è da riscattare le ultime due orribili campagne d'Eurolega il primo passo è nella direzione giusta. L'Olimpia Milano va a dominare sul parquet del Buducnost, cosa già vista in passato, poi va in difficoltà, e anche qui nulla di nuovo, ma a differenza dell'anno scorso mantiene i nervi saldi e ne esce vincitrice 82-71. Una partita chiusa con incredibile ritardo, se si considera che i montenegrini, dopo il 5-4 firmato dalla tripla di Clark, restano sotto per 37' 30”, ma già il fatto di averla chiusa fa ben sperare per il prosieguo.
È il successo del mercato, coi 14 di Nedovic e i 13 di James, e della continuità, con Micov che nella ripresa sale in cattedra e chiude con 15 punti e 3/6 dall'arco. E dietro ai tre tenori c'è un Gudaitis che agli 11 punti unisce rimbalzi e stoppate, un Kuzminskas che va a corrente alternata ma ne fa comunque 12, segnando canestri pesanti nel tirato finale. E poi Della Valle, due bombe con 3/4al tiro, e Brooks, prezioso soprattutto in avvio.
Avvio nel quale il Buducnost tira da bendato – 3/18 nel primo quarto – mentre Milano, che sfodera ottime percentuali e chiuderà col 50% da tre, picchia forte. James – 7 punti filati – e Nedovic scavano il solco del 22-7, che al primo riposo è +11. Coach Dzikic ridisegna gli esterni piazzandoci i piccoli – tra i quali un Jackson che segna solo dall'arco, ma con 4/4 – e di tanto in tanto risale fino a -4, sfruttando le pecche a rimbalzo dell'Olimpia. Che riallunga con gli acuti di Gudaitis prima e Kuzminskas poi, ma che non riesce più a fuggire.
Clark, ridestatosi dopo l'avvio da horror, sale fino a quota 22, guidando i suoi alla riscossa. Nel terzo quarto Omic sigla il -3, le triple di Micov e Nedovic aprono e chiudono il 13-2 che riporta Milano a +14. Ma ancora non è fatta, perché Clark continua a colpire e, a 2' 40” dalla sirena, ristabilisce il -3 dall'arco. È il momento cruciale e l'Olimpia risponde presente: Micov e Gudaitis ristabiliscono le distanze, quindi James soffia il pallone a Jackson, parte in contropiede e regala il canestro del +9 a Kuzminskas, che al giro dopo replica e fa partire la sigla.
È il successo del mercato, coi 14 di Nedovic e i 13 di James, e della continuità, con Micov che nella ripresa sale in cattedra e chiude con 15 punti e 3/6 dall'arco. E dietro ai tre tenori c'è un Gudaitis che agli 11 punti unisce rimbalzi e stoppate, un Kuzminskas che va a corrente alternata ma ne fa comunque 12, segnando canestri pesanti nel tirato finale. E poi Della Valle, due bombe con 3/4al tiro, e Brooks, prezioso soprattutto in avvio.
Avvio nel quale il Buducnost tira da bendato – 3/18 nel primo quarto – mentre Milano, che sfodera ottime percentuali e chiuderà col 50% da tre, picchia forte. James – 7 punti filati – e Nedovic scavano il solco del 22-7, che al primo riposo è +11. Coach Dzikic ridisegna gli esterni piazzandoci i piccoli – tra i quali un Jackson che segna solo dall'arco, ma con 4/4 – e di tanto in tanto risale fino a -4, sfruttando le pecche a rimbalzo dell'Olimpia. Che riallunga con gli acuti di Gudaitis prima e Kuzminskas poi, ma che non riesce più a fuggire.
Clark, ridestatosi dopo l'avvio da horror, sale fino a quota 22, guidando i suoi alla riscossa. Nel terzo quarto Omic sigla il -3, le triple di Micov e Nedovic aprono e chiudono il 13-2 che riporta Milano a +14. Ma ancora non è fatta, perché Clark continua a colpire e, a 2' 40” dalla sirena, ristabilisce il -3 dall'arco. È il momento cruciale e l'Olimpia risponde presente: Micov e Gudaitis ristabiliscono le distanze, quindi James soffia il pallone a Jackson, parte in contropiede e regala il canestro del +9 a Kuzminskas, che al giro dopo replica e fa partire la sigla.
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