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Gran Premio d'Italia: la pioggia condiziona le prove del Mugello

2 giu 2007
Motomondiale
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Che sia giusto o meno la legge non è uguale per tutti. Chi fa registrare un tempo superiore del 107 per cento a quello del primo sta a guardare e non si qualifica. E’ la Legge Laverty o Takahashi o comunque quella che si applica agli smanettoni. Al Mugello l’acqua frena il campione del mondo Lorenzo. Sarebbe fuori. E’ fuori, ma viene ripescato grazie scrive la giuria “alla eccezionalità delle condizioni”. E così il Gran Premio d’Italia diventa il Gran Premio all’Italiana. Pazienza. Alvaro Bautista guida come un nostromo e fa la pole davanti a Dovizioso Ahoyama e Luthi. Quinto Alex De Angelis, anche per lui sarebbe stato più comodo il canotto.
Ha smesso di piovere quando è ora della Gp. Ma la pista è ancora bagnata e alla fine è ancora la Ducati di Stoner a prendersi la pole. Due minuti più un pacco di 359 centesimi, un tampone considerato il secondo abbondante che si becca Vermuelen che lo segue. Nell’umido risale Valentino, terzo, con una Yahama che espone il cartello “lavori in corso”. Nel Gran Premio di casa ci sono due italiani in una seconda fila aperta dal francese Jacque. Sono Loris Capirossi, quinto e Marco Melari, sesto.
Tra quelle curve con tutta quell’acqua o si va piano o si va in terra. E’ più o meno la sintesi della giornata di Hector Faubel, che partirà dalla pole in 125 grazie al tempo di ieri. Pure Mike di Meglio, secondo, ha confermato il giro di venerdì. Terzo Talmacsi capace anche di migliorarsi nonostante una pista pronta per l’off shore. Quarto un sorprendente Dino Lombardi, Pasini ha l’acqua negli scarichi e fa ottavo. Peccato, la pioggia toglie spettacolo e le scintille le manda solo il cielo. Colpiti due tifosi inglesi, se la cavano con tantissimo spavento, due bruciature e lavoro in abbondanza per la lavanderia.

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