Se c’è un aspetto curioso nella vicenda è un sogno che muore via fax. Una fine bizzarra come tutta la questione arrivata nella notte quando l’agenzia che gestisce Kobe Bryant ha inviato alla Virtus una nuova bozza di contratto che costringe Sabatini ad alzare le mani. Clausole inaccettabili ha sbottato il patron che spiegherà tutto in una conferenza stampa. Arrabbiato perché ci aveva creduto, illuso forse dall’apertura della stesso Bryant inizialmente molto vicino a dire si. Poi un po’ meno, poi decisamente meno e quindi lontano, lontanissimo. Non c’entra il lock out, non c’entrano nemmeno le vagonate di dollari che in qualche modo sarebbero venute fuori. Oltre 3 milioni per 3 partite non è proprio un’offerta al ribasso. Ma un conto è il sogno, un conto è il basket. E obiettivamente le condizioni per chiudere il colpo del secolo erano tutte particolari per non dire che non c’erano e solo un miracolo avrebbe potuto aprire all’happy end. Se tutto questo un senso l’ha avuto, in termini di ritorno, Sabatini ha saputo coglierne il fiore. Gratis, si è parlato di Virtus e in senso lato di pallacanestro come forse mai in precedenza.
Roberto Chiesa
Roberto Chiesa
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