Che succede in casa Riviera basket che non è più Solare? La domanda, per altro legittima dopo l’inattesa sconfitta interna con Udine, non ha al momento una risposta certa. Rimanendo così nel campo delle ipotesi, proviamo a farne tre. La prima: una giornata storta. Seconda: giocare al 105 non è come giocare al Flaminio dove il tifo si fa sentire. Terzo, l’arrivo di Pecile ha rotto gli equilibrii. Naturalmente la tifoseria biancorossa spera nella giornata storta perchè se fossero vere le altre due ipotesi, il problema sarebbe serio, considerato che al 105 Rimini deve rimanere tutta la stagione e che senza il gruppo unito non si va da nessuna parte. Sarà infatti una pura coincidenza ma con Udine, Riviera Solare ha dato, per la prima volta in stagione, un'immagine sbiadita di squadra, dove ognuno pensava per sé. Addirittura, nella volata finale punto a punto, si sono visti giocatori come Myers e Scarone poco propensi a prendersi responsabilità. Davvero strano. Che non fosse giornata del resto si era visto già nel primo tempo. Rimini sempre ad inseguire nel punteggio, con sorpasso, 31-29, poco prima dell’intervallo grazie alle seconde linee Gurini ed Eliantonio. Ma lo sport da, sempre e subito, la possibilità del riscatto. A Rimini addirittura mercoledì quando viaggerà in quel di Venezia per il turno infrasettimanale di Lega 2. Un bis della prestazione di ieri dovrebbe far suonare mille campanelli d’allarme.
Piero Arcide
Piero Arcide
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