Alla fine sull'1-0 ci va Milano. Trento ci ha provato, ha giocato, ma i muscoli dell'EA7 hanno fatto la differenza. L'Energia delle Dolomiti dura 3 quarti durante i quali i trentini hanno replicato alle mazzate milanesi. Che poi hanno prevalso nel quarto abbattendo il muro ospite con 12 punti di margine, muro che nel frattempo aveva perso Lechthaler per 5 falli. Trento si innervosce e si disunisce, la partita gli scappa di mano le 12 palle perse sono la salsa per condire una vicenda senza ritorno. Finisce 86-74, con una Milano che una volta partita non ha dimostrato mai tentennamenti e che si affaccia serena alla gara2 di domani. Una partita che Trento può anche provare a giocare a patto che migliori la velocità di circolazione per aprire la difesa di Repesa.
L'unica a fare il colpo in trasferta è Venezia che ribalta il fattore campo e ufficialmente si candida a mina vagante di questi play off. Green e Ortner hanno firmato, lavorato, dominato il confronto e regalato alla Reyer l'1-0. Di là Cremona che celebra la prima storica partita di play off scudetto e non la fa benissimo. La Vanoli si ostina a cercare soluzioni interne, mentre Venezia resta ancorata alla stereotipo di squadra che tira da 3. E' una partita che cambia spesso padrone, nessuno si stacca e si arriva punto a punto all'ultimo quarto quando la sapienza di Green non trova freno né in un Cusin così così, né in un McGee che non riesce ad incidere. Segue e forse decide una deficitare percentuale cremonese ai liberi. E Venezia fa festa 73-79.
L'unica a fare il colpo in trasferta è Venezia che ribalta il fattore campo e ufficialmente si candida a mina vagante di questi play off. Green e Ortner hanno firmato, lavorato, dominato il confronto e regalato alla Reyer l'1-0. Di là Cremona che celebra la prima storica partita di play off scudetto e non la fa benissimo. La Vanoli si ostina a cercare soluzioni interne, mentre Venezia resta ancorata alla stereotipo di squadra che tira da 3. E' una partita che cambia spesso padrone, nessuno si stacca e si arriva punto a punto all'ultimo quarto quando la sapienza di Green non trova freno né in un Cusin così così, né in un McGee che non riesce ad incidere. Segue e forse decide una deficitare percentuale cremonese ai liberi. E Venezia fa festa 73-79.
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