Trovare un altro aggettivo per definirlo è impresa ardua. E' sufficiente prendere atto della carriera del 'dottor Rossi': 72 successi, 46 - come il numero tanto caro - in moto Gp . Nella speciale classifica dei piloti con più vittorie il pesarese è terzo, davanti a lui Michael Doohan con 54 e il mitico Giacomo Agostini con 68. Gran Premio d’Italia: 4 azzurri nei primi 4 posti, al termine della solita gara che ti fa rotolare e contorcere sulla poltrona. Il dottore fa sempre la diagnosi giusta e mette tutti in fila, alle sue spalle Max Biaggi, l’acerrimo rivale: tutto come nelle migliori favole, poi il lieto fine con Capirossi e Melandri rispettivamente terzo e quarto. Questa è tutta una storia italiana.
Mugello che però si tinge anche di biancoazzurro, Alex De Angelis continua ad avere il suo personale conflitto con la vittoria che non arriva. Arriva invece il suo undicesimo podio in carriera. Il colibrì spagnolo Daniel Pedrosa continua ad imperversare: difficile che qualcuno possa insidiare la sua leadership, il sammarinese ha finito per fare a sportellate con l’altro spagnolo Jorge Lorenzo, che un po’ il gioco del connazionale capoclassifica lo deve aver fatto. E così Alex è solo terzo: peccato.
Manuel Poggiali sembra a piccoli passi uscire dalle sabbie mobili, il sesto posto non può essere salutato con campane a festa, ma è vero che il 2 volte campione del mondo mastica un po’ meno amaro e intravede un raggio di sole. Il suo è un progetto biennale; c’è molto da migliorare ed è lui stesso a riconoscerlo: la strada è ancora lunga ma il peggio sembra alle spalle.
Mugello che però si tinge anche di biancoazzurro, Alex De Angelis continua ad avere il suo personale conflitto con la vittoria che non arriva. Arriva invece il suo undicesimo podio in carriera. Il colibrì spagnolo Daniel Pedrosa continua ad imperversare: difficile che qualcuno possa insidiare la sua leadership, il sammarinese ha finito per fare a sportellate con l’altro spagnolo Jorge Lorenzo, che un po’ il gioco del connazionale capoclassifica lo deve aver fatto. E così Alex è solo terzo: peccato.
Manuel Poggiali sembra a piccoli passi uscire dalle sabbie mobili, il sesto posto non può essere salutato con campane a festa, ma è vero che il 2 volte campione del mondo mastica un po’ meno amaro e intravede un raggio di sole. Il suo è un progetto biennale; c’è molto da migliorare ed è lui stesso a riconoscerlo: la strada è ancora lunga ma il peggio sembra alle spalle.
Riproduzione riservata ©