Ultime sedute di allenamento per Eugenio Rossi, nel settore adiacente all'Olimpic Stadium, struttura che domenica ospiterà le eliminatorie delle gara di salto in alto. Una seduta interlocutoria per via della pioggia, che ha reso scivolosa la superficie di quello che viene comunemente chiamato, il warm up. Niente salti dunque ma circa 45 minuti di consolidamento, sotto lo sguardo attento del tecnico, Giulio Ciotti. Esercizi utili per mantenere il buon stato di forma attuale, con accelerazioni, elasticità ed esplosività. Prima una serie di ripetute in pista, per perfezionare il movimento di rincorsa. Impressionante la facilità con la quale Rossi supera una serie di ostacoli posizionati a distanza ravvicinata ed infine il potenziamento con palla medica.
Tutti movimenti fondamentali in fase di stacco verso l'asticella. Guardando alla prova di domenica, la misura per entrare in finale è sulla carta proibitiva. Due metri e 31 centimetri, per un massimo di 12 atleti. Se il numero dovesse essere inferiore, come molto probabile, a quel punto si qualificano quelli che si sono maggiormente avvicinati alla misura minima. Le eliminatorie cominciano da 2 metri e 17, poi si sale a 2.22, la misura successiva è quella dei 2.26,fino a raggiungere i 2 metri e 29 centimetri. Il primato personale di Eugenio Rossi, è di 2 e 27 e dunque servirà una prova perfetta, probabilmente la gara della vita, per un sogno che si chiama finale olimpica.
?da Rio, Palmiro Faetanini
Tutti movimenti fondamentali in fase di stacco verso l'asticella. Guardando alla prova di domenica, la misura per entrare in finale è sulla carta proibitiva. Due metri e 31 centimetri, per un massimo di 12 atleti. Se il numero dovesse essere inferiore, come molto probabile, a quel punto si qualificano quelli che si sono maggiormente avvicinati alla misura minima. Le eliminatorie cominciano da 2 metri e 17, poi si sale a 2.22, la misura successiva è quella dei 2.26,fino a raggiungere i 2 metri e 29 centimetri. Il primato personale di Eugenio Rossi, è di 2 e 27 e dunque servirà una prova perfetta, probabilmente la gara della vita, per un sogno che si chiama finale olimpica.
?da Rio, Palmiro Faetanini
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