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Nuoto, Europei: la favola di Acerenza, oro nella 10km

Agli Europei di nuoto a Roma continua la pioggia di medaglie per l'Italia: l'ultima, in ordine di tempo, è l'oro di Domenico Acerenza nella 10km di fondo. Grandi soddisfazioni anche dai tuffi con lo storico primo posto di Lorenzo Marsaglia.

di Alessandro Ciacci
21 ago 2022
Nuoto, Europei: la favola di Acerenza, oro nella 10km

Una prima parte di carriera passata all'ombra dei grandi, ora la consacrazione definitiva: Domenico Acerenza sale sul tetto d'Europa nella 10km di acque libere e conquista una splendida medaglia d'oro. Dopo l'argento della 5km, il 27enne di Potenza fa ancora meglio nella “classica” del nuoto di fondo e, alla fine, gli applausi sono tutti per lui. Autore, soprattutto, di una rimonta spaziale dopo la fuga dell'ungherese Betlehem. Il magiaro guadagna metri e a lungo resta da solo in testa, poi sceglie una traiettoria diversa rispetto al gruppo e la paga. I francesi lo riprendono e, con loro, anche Mimmo e Paltrinieri. Si arriva allo sprint, Greg accusa le fatiche e crolla fino al settimo posto mentre Acerenza va, sorpassa Olivier e Fontaine e tocca per primo il traguardo. Tripudio italiano, il gregario diventa re e trionfa mentre, nella 10km femminile, sorride Ginevra Taddeucci che chiude al secondo posto ed è medaglia d'argento. Oro alla tedesca Beck, bronzo per la portoghese Andrè.

Dalla vasca alle acque libere, passando per i tuffi. L'Europeo casalingo regala solo gioie per l'Italia. Nella piscina del Foro Italico si consuma l'impresa di Lorenzo Marsaglia che riporta il tricolore più in alto di tutti nel trampolino 3m 48 anni dopo il successo del maestro Klaus Dibiasi. Per il 25enne romano la gara di casa è una montagna russa di emozioni, chiusa con oltre 450 punti. Nulla da fare per il britannico Houlden. Sul gradino più basso del podio – a testimonianza di un pomeriggio storico per l'Italnuoto – c'è Giovanni Tocci, medaglia di bronzo dopo una grande rimonta negli ultimi tuffi. Terzo posto e conseguente bronzo anche per Alessandro De Rose nella piattaforma da 27 metri. L'azzurro ottiene il primo metallo per l'Italia dalle grandi altezze, chiudendo alle spalle dei rumeni Popovici e Pedra.





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