A Modena Saccani a volto scoperto dirige un anticipo bello e scoppiettante. Bello perché la partita la fa il Cesena. Il Modena si affida alla verve di Christian Bucchi e poco altro, non c’è traccia di quella squadra bella e organizzata di un anno fa. Il Cesena è figlio dell’emergenza. Morabito con un piede gonfio, Ficagna con l’influenza e soliti rotti e poi Fattori che si stira dopo pochi minuti. Castori passa a cinque dietro e poi Salvetti fa e disfa e Bernacci è grande punto punto di riferimento in avanti. Finisce pari con tanti rimpianti e tanti cattivi pensieri. In avanti con Salvetti prima e Bernacci poi, i bianconeri vengono raggiunti dal secondo rigore di serata. Morabito stoppa tra il petto e la spalla e Saccani vede un fallo. Non è grave come il fatto che lo veda dentro l’area e fischi il rigore. Dal dischetto Bucchi tra Turci e palo con esultanza ad orecchie chiuse. Sarebbe stato meglio turarsi il naso. E gli ammoniti? Per protesta tutti i diffidati. Salteranno il Pescara Bernacci, Ciaramitaro, Salvetti. Saccani non sarà da galera, ma da fermare sì. Perché l’arbitro è un male necessario, ma non necessariamente deve essere Saccani.
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