Ancora una volta è lo sport ad avere la delega per cambiare la storia. Sono circa le 13 ora italiana, quando la 23esima edizione delle Olimpiadi Invernali strappa il primo risultato: le due Coree che formalmente sono ancora in guerra, sfilano insieme, unite, sotto la stessa bandiera. Potremmo chiamarla tregua olimpica, è già tanto. Ma c'è di più perchè le ragazze della squadra “unificata” di hockey daranno un ulteriore segnale, e questa si che è la prima volta nella storia. E' un olimpiade che parte con il piede giusto con questo disgelo. 3 ore di cerimonia iniziate con uno spettacolare countdown. Lo show a fare da cornice con le tradizioni orientali traino, ma anche con il ricorrente numero 5. Sono infatti 5 i bambini autentici protagonisti, 5 come il pentagono che ospita lo spettacolo inaugurale, 5 come i Cerchi Olimpici, 5 come gli elementi: Legno, Fuoco, Terra, Metallo e Acqua. La sfilata ha messo in evidenza i grandi personaggi dello sport della neve a guidare le 192 delegazioni record e 2922 atleti altro record. Apre la Grecia, poi via via tutte le altre. La Repubblica di San Marino ha sfilato con il suo atleta dello sci Alessandro Mariotti, accompagnato Capo Missione Gian Luca Gatti e al tecnico Denis Pauletto. In tribuna il Presidente del Cons Gian Primo Giardi e il Segretario Generale Eros Bologna fra gli oltre 50 Capi di Stato e Ministri e gli altri dirigenti dei 92 Comitati Olimpici presenti allo Stadio Olimpico Pentagonale di PyeongChang. L'italia numero 54 con 121 atleti e Arianna Fontana felicemente portabandiera. Si accende il tripode e i XXIII Giochi invernali sono ufficialmente aperti. Ad accenderlo è toccato a Kim Yu Na, un oro e un argento olimpico per lei che ha già dato l'addio all'attività agonistica a soli 27 anni. Da domani a domenica 25 febbraio ci aspettano 102 finali per l'oro.
L.G
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