Dopo il riposo, la grande fatica. Troppo facile definire vulcanico il tappone che porta la carovana rosa sull'Etna che racconta la favola di un eroe di giornata. Si chiama Ian Polanc, non era certo tra i più attesi. Tanto che quando dopo soli 2 chilometri di gara prova ad andarsene il gruppo non batte ciglio. E così lo sloveno della Uae Emirates comincia una sorta di crono individuale contro il vento e la strada che sull'Etna sale con un paio di strappi decisamente da stambecchi. Questo ragazzone si fa quasi cinque ore da solo, 179 km al comando e quando mancano pochi chilometri e si muovono i big rischia davvero di restar senza il lieto fine. Invece si vede Nibali in testa al gruppo e si vede qualche altro, ma sono semplici segnali di vivezza e avvisi ai naviganti. Invece Polanc perde terreno e arriva sfinito, ma arriva. Conserva 20 secondi di vantaggio sul gruppo, per dir gruppo. Allungato e frazionato come è. E anticipato anche dal russo Zakarin, secondo. La volatina per il terzo posto la conquista Gereint Thomas e con i primi c'è anche il lussemburghese Bob Jungles che si veste di rosa.
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