Il marziano alla fine è rimasto sulla terra, ed Emanuele Guidi lo ho visto da vicino. Vicinissimo. Gli ha letto la targa nella prima volee, chiusa 27 a 26 per il primatista Olimpico e Mondiale. I pensieri, anche quelli mostruosamente proibiti, cominciavamo a farsi largo tra i gradoni vecchi, sbeccati ma tremendamente affascinanti del Lord Ground Cricket. In tribuna lo stato maggiore dello sport sammarinese e gli atleti a fare il tifo, la Perilli la più scatenata. Ma è la seconda serie a uccidere la favola. Dietro l'imperscrutabile occhiale da film poliziesco, Im spara un triplo 10 che sa di titoli di coda. Guidi incassa e fa solo 26, poi nella terza le distanze si riaccorciano: 26 a 24 e lo scalino tra Marte e Londra resta ben dentro la soglia della soddisfazione. L'Olimpiade di Emanuele Guidi è già qualcosa da raccontare.
Roberto Chiesa
Roberto Chiesa
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