Lo slalom olimpico regala sempre sorprese e anche quello dell’edizione 2018 dei Giochi verrà ricordato a lungo. I due contendenti “acchiappatutto” di questo periodo storico, l’austriaco Hirsher e il norvegese Kristoffersen escono entrambi dalla competizione a causa di una caduta e lasciano libera la strada per l’oro allo svedese Myhrer. Solamente 43 dei 108 partenti portano a termine le due manche. Tra chi deve abbandonare i sogni di gloria c’è anche il sammarinese Alessandro Mariotti che al sedicesimo paletto della prima manche scivola via e finisce a terra. Dopo la buonissima prestazione in slalom gigante dunque Mariotti non riesce a concedere il bis. Per lui, il Capo Missione Gian Luca Gatti e il tecnico Denis Pauletto qualche giorno di riposo prima della Cerimonia di Chiusura di domenica. Il Segretario Generale Eros Bologna lascerà la Corea sabato.
Alessandro Mariotti: “Sono arrabbiato, la gara era durissima, ghiacciata, ripida e molto tecnica ma avrei voluto ugualmente portarla a termine. Lo slalom è così, non perdona gli errori e io alla quattordicesima porta ho perso contatto con uno sci, sono riuscito a riprendermi per la quindicesima ma poi sono scivolato via a quella successiva. Adesso sono un po’ deluso nonostante debba considerare comunque la mia partecipazione molto positiva. Il gigante è andato benissimo e forse proprio per l’entusiasmo che mi aveva dato quella gara volevo fare bene anche in questa. Peccato. Adesso voglio staccare la spina, godermi questi ultimi tre giorni in Corea prima della Cerimonia di Chiusura e del lungo viaggio che mi riporterà a casa”.
Alessandro Mariotti: “Sono arrabbiato, la gara era durissima, ghiacciata, ripida e molto tecnica ma avrei voluto ugualmente portarla a termine. Lo slalom è così, non perdona gli errori e io alla quattordicesima porta ho perso contatto con uno sci, sono riuscito a riprendermi per la quindicesima ma poi sono scivolato via a quella successiva. Adesso sono un po’ deluso nonostante debba considerare comunque la mia partecipazione molto positiva. Il gigante è andato benissimo e forse proprio per l’entusiasmo che mi aveva dato quella gara volevo fare bene anche in questa. Peccato. Adesso voglio staccare la spina, godermi questi ultimi tre giorni in Corea prima della Cerimonia di Chiusura e del lungo viaggio che mi riporterà a casa”.
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