“No Mas”: ora basta sono le parole con cui il dominicano Leo Cruz si arrende ai pugni di Loris Stecca il 22 febbraio 1984 a Milano, con l'atleta romagnolo che diventa campione del mondo dei supergallo WBA, primo italiano a potersi fregiare della cintura.
Ma sono anche le parole che rimbombano nella mente di Loris quasi vent'anni dopo quando accoltella all'addome la socia con cui aveva aperto una palestra: il conto da pagare con la giustizia è pesante, 8 anni e 6 mesi di carcere. Tra questi due eventi Loris ha vissuto tante vite in una, ma del passato il pugile non rinnega nulla.
Il libro, scritto con Fabio De Santis, nasce da un incontro casuale tra i due che poi instaurano un dialogo fitto, fino a mettere nero su bianco i pezzi di un'esistenza su cui ancora Loris ha ancora molto da costruire e che spiega il percorso di riflessione intima intrapreso dal pugile, che lo ha portato a ripartire dalla famiglia e da una incrollabile fede ritrovata.
Nel servizio l'intervista a Loris Stecca
Ma sono anche le parole che rimbombano nella mente di Loris quasi vent'anni dopo quando accoltella all'addome la socia con cui aveva aperto una palestra: il conto da pagare con la giustizia è pesante, 8 anni e 6 mesi di carcere. Tra questi due eventi Loris ha vissuto tante vite in una, ma del passato il pugile non rinnega nulla.
Il libro, scritto con Fabio De Santis, nasce da un incontro casuale tra i due che poi instaurano un dialogo fitto, fino a mettere nero su bianco i pezzi di un'esistenza su cui ancora Loris ha ancora molto da costruire e che spiega il percorso di riflessione intima intrapreso dal pugile, che lo ha portato a ripartire dalla famiglia e da una incrollabile fede ritrovata.
Nel servizio l'intervista a Loris Stecca
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