Aspettative di classifica opposte, avvio di stagione molto simile: dopo le prime due giornate VL Pesaro e Virtus Bologna si trovano appaiate a quota due, frutto di un ko all'esordio dovuto a una pessima gestione del finale – contro Brescia e Trento – e di un successo convincente nella seconda partita contro Reggio Emilia e Capo d'Orlando. E sabato si sfidano all'Adriatic Arena, in modo da proseguire la marcia verso i rispettivi obiettivi.
La VL è come di consueto alla ricerca di una salvezza tranquilla, in estate ha rivoluzionato il roster e per ora sembra averlo rivoluzionato bene. Il play Dallas Moore – alla sua prima tra i pro – ha avuto un impatto straordinario sulla Serie A e la prestazione di Reggio gli è valsa la palma di miglior marcatore – e di MVP – del secondo turno. E non solo lui, perché Omogbo – in doppia doppia con la GrissinBon - e Mika sono sembrati a loro volta sul pezzo e anche capitan Ceron – tolto qualche passaggio a vuoto – mostra doti da trascinatore mai evidenziate nella scorsa stagione. Il tutto per la gioia del presidente Ario Costa, che si dice ogni giorno più stupito dalla bontà della squadra, soprattutto per quel che riguarda le alchimie tra giocatori e la creazione del gruppo. Che con la Virtus si arricchirà dell'ala piccola Mario Little, dal quale Costa si aspetta una grossa mano in termini di leadership.
L'altra faccia della partita di sabato è una Bologna che vuole tornare big e vuole farlo in fretta. Come dimostra un mercato estivo che, tra gli altri, ha portato in dote l'azzurro Aradori – top scorer in entrambi i match giocati – e Alessandro Gentile, in cerca di rilancio e assoluto trascinatore nel +36 con l'Orlandina. Il delicato incontro con la VL – che anticipa le sfide-verità con Venezia e Milano – è un crocevia importante per la squadra del presidente Alberto Bucci, che sulla panchina di Pesaro ha vinto una Coppa Italia e sfiorato uno scudetto.
RM
La VL è come di consueto alla ricerca di una salvezza tranquilla, in estate ha rivoluzionato il roster e per ora sembra averlo rivoluzionato bene. Il play Dallas Moore – alla sua prima tra i pro – ha avuto un impatto straordinario sulla Serie A e la prestazione di Reggio gli è valsa la palma di miglior marcatore – e di MVP – del secondo turno. E non solo lui, perché Omogbo – in doppia doppia con la GrissinBon - e Mika sono sembrati a loro volta sul pezzo e anche capitan Ceron – tolto qualche passaggio a vuoto – mostra doti da trascinatore mai evidenziate nella scorsa stagione. Il tutto per la gioia del presidente Ario Costa, che si dice ogni giorno più stupito dalla bontà della squadra, soprattutto per quel che riguarda le alchimie tra giocatori e la creazione del gruppo. Che con la Virtus si arricchirà dell'ala piccola Mario Little, dal quale Costa si aspetta una grossa mano in termini di leadership.
L'altra faccia della partita di sabato è una Bologna che vuole tornare big e vuole farlo in fretta. Come dimostra un mercato estivo che, tra gli altri, ha portato in dote l'azzurro Aradori – top scorer in entrambi i match giocati – e Alessandro Gentile, in cerca di rilancio e assoluto trascinatore nel +36 con l'Orlandina. Il delicato incontro con la VL – che anticipa le sfide-verità con Venezia e Milano – è un crocevia importante per la squadra del presidente Alberto Bucci, che sulla panchina di Pesaro ha vinto una Coppa Italia e sfiorato uno scudetto.
RM
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