Cinquina e tanti saluti alla crisi. Il San Marino è la squadra del momento, nessuno come il Titano in questo periodo. Nulla da fare nemmeno per la Virtus Entella formazione dal potenziale non indifferente, schiantata proprio quando serpeggiava la convinzione di aver portato a casa un risultato positivo. Ed invece anche i liguri hanno dovuto fare i conti con quei due. Lapadula – Poletti non finiscono più di stupire. Il primo a 21 anni sta bruciando tutte le tappe, il secondo a 30, sta crescendo ancora, l’impressione è che possa ulteriormente migliorare. Difficile aggiungere aggettivi per il Capitano che all’88 esimo inventa una scucchiaiata di questa portata. E le domande sono sempre la stesse: “Dove sono gli osservatori? Come si fa a non rendersi conto di un talento di questo livello seppur non più giovanissimo? Chi decide il destino di certi giocatori che restano impantanati per troppo tempo in categorie che non competono? Chi ruota intorno al calcio ha le necessarie competenze? Stessa identica cosa vale per colui che guida questa squadra. Non c’è giocatore che non riconosca in Mario Petrone un autentico leader. D’Antoni parla di movimenti mai provati in precedenza; Lapadula parla di un energico motivatore che sa trasferire come pochi, stimoli e fiducia. I senatori: Poletti, Fogacci, Sorbera e Amantini sono tutti con lui. Petrone si è legato al San Marino ma anche per lui la categoria è stretta. Lo shuttle biancoazzurro è partito, dove può arrivare è ancora presto per dirlo, questa squadra infinita nello spirito e con questa qualità negli uomini cardine, può davvero regalarsi una stagione da brividi, nonostante la partenza ad handicap. Chi ha torto, in questo momento,è solo chi, continua a disertare l’olimpico.
Lorenzo Giardi
Lorenzo Giardi
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