Secondo tempo assoluto per Montanari nella prima giornata di prove a Daytona

La preoccupazione era motivata e legittima. Si attendeva una sola risposta, perché quella bastava a capire il resto. Incertezza ce n’era, eccome: riuscirà Montanari, ci si chiedeva, con l’unica Ferrari in gara alla 24 ore di Daytona, a tener testa alle 38 Porsche, alle varie Mazda e Pontiac nella categoria Gran Turismo? Tenendo poi in considerazione che per regolamento sulla sua F430 sono stati caricati 50 kg di zavorra. La risposta è arrivata e sono state le qualifiche ufficili a darnecene conoscenza: la Ferrari 430 del team Mastercard è più che competitiva e il pilota sul quale il team italiano, alla sua decima partecipazione a Daytona, deve puntare è proprio il nostro Montanari.
C’erano a disposizione 15 minuti per cercare il giro perfetto. E saranno state le raccomandazioni del presidente Montezemolo, forse proccupato dai possibili risultati di quell’unica vettura del cavallino, che Montanari è riuscito a fermare il cronomtero sull’1’50’’8, il secondo miglior tempo ad appena 7 centesimi dalla pole. Secondo posto che significa soprattutto partenza dalla prima fila e ottime possibilità di essere fra i protagonisti della 24 ore. In conferenza stampa l’attenzione dei giornalisti è stata catturata più dalla prestazione della Ferrari e del suo pilota sammarinese, al quale sono state rivolte numerose domande, molte di più che al pilota autore della pole.