Nibali in rosso, tiene la vetta. Ma la sesta tappa è un vis a vis tra Martin e Cancellara. Sono stati loro ad infiammare una frazione altrimenti destinata ad un banale arrivo in volata. Sprint si, vinto dal danese Morkov passato da pistard iridato e squattrinato a sprinter da strada meno vincente ma economicamente più solido. Spettacoli gli ultimi 10 chilometri. Martin viene via, spera in un aiuto che non arriva ma tira drittto se non altro, dirà poi al traguardo, di cuocere la squadra. L'allungo è prepotente, resiste anche al gruppo che imprime una brusca accelerata. Si arrende solo quando si alza sui pedali Fabien Cancellara, uno che non può proprio non può accettare di vedere il trionfo di Martin. E così riporta tutti sul tedesco a 400 metri dal sogno. Volata lunghissima, d'altri tempi. Morkov spunta e va alla cassa, Martin e Cancellara si dividono gli applausi di un giorno all'attacco. Nibali quelli riservati a chi indossa la maglia rossa e guarda gli altri far la guerra.
Roberto Chiesa
Roberto Chiesa
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