Caccia al rosa, caccia ad Hesjedal. C’erano tutti a Milano per la presentazione del Giro d’Italia 2013: Contador, Basso, Cavendish, Cunego e chi più ne ha più ne metta.
La prima crono sarà quella di Napoli, quella inaugurale. L’ultima dalla parte opposta dello stivale, con l’arrivo – come da indiscrezione – a Brescia. Il mese è immancabilmente quello di maggio, il quattro dal capoluogo partenopeo partirà il Giro numero 96, che per la prima volta attaccherà le impervie vette del Galibier, che celebrarono al mondo la nascita del campione Marco Pantani. Chissà che quella cima non battezzi anche il suo erede. Un Giro più che mai tricolore, con l’unico salto all’estero – nell’arco dei 3405 kilometri – proprio in Francia.
Ci sarà tanto meridione in questa edizione, con il dirottamento immediato dalla Campania alla Calabria, senza dimenticarsi la Basilicata. Poi, con l’Adriatico sulla destra, si risale verso l’Abruzzo immergendosi prima nei paesaggi Salentini e Molisani. La crono individuale è prevista a Saltare, dove il C.T. Bettini conquistò il titolo iridato e che quest’anno aprirà le porte all’ultima settimana.
Si corre sulle strade della storia, omaggiando l’eterno Gino Bartali con la San Sepolcro – Firenze prevista come ottava tappa, e mantenendo vivo il ricordo della tragedia del Vajont tre giorni più tardi. Finale ad alte velocità, come non succedeva da anni, dedicato agli specialisti.
Il countdown al rosa è partito, Hesjedal è avvisato.
Luca Pelliccioni
La prima crono sarà quella di Napoli, quella inaugurale. L’ultima dalla parte opposta dello stivale, con l’arrivo – come da indiscrezione – a Brescia. Il mese è immancabilmente quello di maggio, il quattro dal capoluogo partenopeo partirà il Giro numero 96, che per la prima volta attaccherà le impervie vette del Galibier, che celebrarono al mondo la nascita del campione Marco Pantani. Chissà che quella cima non battezzi anche il suo erede. Un Giro più che mai tricolore, con l’unico salto all’estero – nell’arco dei 3405 kilometri – proprio in Francia.
Ci sarà tanto meridione in questa edizione, con il dirottamento immediato dalla Campania alla Calabria, senza dimenticarsi la Basilicata. Poi, con l’Adriatico sulla destra, si risale verso l’Abruzzo immergendosi prima nei paesaggi Salentini e Molisani. La crono individuale è prevista a Saltare, dove il C.T. Bettini conquistò il titolo iridato e che quest’anno aprirà le porte all’ultima settimana.
Si corre sulle strade della storia, omaggiando l’eterno Gino Bartali con la San Sepolcro – Firenze prevista come ottava tappa, e mantenendo vivo il ricordo della tragedia del Vajont tre giorni più tardi. Finale ad alte velocità, come non succedeva da anni, dedicato agli specialisti.
Il countdown al rosa è partito, Hesjedal è avvisato.
Luca Pelliccioni
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