Trittico in trasferta per la T&A, che al “Plebiscito” di Padova affronterà una squadra reduce dalla settimana di pausa e con una classifica che racconta di 4 vittorie e 5 sconfitte (2-1 con Rimini, 1-2 con Bologna e Parma). La T&A, che dopo la doppietta con l’Unipol si è issata a 7-5, sa che di fronte c’è una contender per i primi quattro posti. A guidare i Titani, Mauro Mazzotti.
Mauro, quante differenze ci sono tra il sapere di dover guidare la squadra per un solo fine settimana e allenarla fino a fine campionato?
«Beh, prima ero un ‘tutor’ per un solo week-end e, al di là di alcune situazioni tattiche e dei cambi, non mi sono messo a stravolgere nulla. Adesso ovviamente comincio a metterci del mio».
Quali saranno le linee guida dei prossimi mesi?
«Martedì ho parlato alla squadra, spiegando quello che chiedo. Innanzitutto più attenzione in difesa. Quest’anno è stato allestito un bel monte, ma se per chiudere un inning abbiam bisogno di fare spesso più di tre out allora si fa dura. Sappiamo di poter battere, ma se buttiamo via tutto quello che costruiamo, allora chiaramente le difficoltà aumentano. Non si devono più verificare casi di mancanza di concentrazione e superficialità durante il gioco».
La classifica ti sorprende?
«Diciamo che tutti quelli che, prima dell’inizio della stagione, avevano dato Parma e Nettuno molti gradini sotto si sono sbagliati. Con una partita in più per il lanciatore straniero possono cambiare tante cose. Azzeccando il pitcher, la classifica migliora e il gap si riduce. Parma e Nettuno si sono rivelate competitive e non sono affatto delle comparse in questo campionato».
Padova invece è una conferma?
«Padova ha fatto i playoff e vuole confermarsi. Sono giovani e hanno tanto entusiasmo. Essere riusciti a centrare l’accesso alla postseason nel 2015 ha dato all’ambiente fiducia ed eccitazione. Lotteranno per i primi quattro posti».
Come giudichi la T&A dopo il weekend con Bologna?
«Non eravamo quelli visti con Rimini. Siamo rimasti punto a punto per tre partite con una delle candidate a stare in alto, una delle squadre più attrezzate. Ne abbiamo vinte due, ma potevamo addirittura vincere tre. Questo ci deve dare convinzione ed entusiasmo».
Cambierai qualcosa in campo?
«Colmenares è pronto e dovrebbe giocare. Il partente della prima partita sarà Quevedo, poi valuteremo».
Si gioca venerdì 6 alle 20, sabato 7 alle 15 e alle 20.
Mauro, quante differenze ci sono tra il sapere di dover guidare la squadra per un solo fine settimana e allenarla fino a fine campionato?
«Beh, prima ero un ‘tutor’ per un solo week-end e, al di là di alcune situazioni tattiche e dei cambi, non mi sono messo a stravolgere nulla. Adesso ovviamente comincio a metterci del mio».
Quali saranno le linee guida dei prossimi mesi?
«Martedì ho parlato alla squadra, spiegando quello che chiedo. Innanzitutto più attenzione in difesa. Quest’anno è stato allestito un bel monte, ma se per chiudere un inning abbiam bisogno di fare spesso più di tre out allora si fa dura. Sappiamo di poter battere, ma se buttiamo via tutto quello che costruiamo, allora chiaramente le difficoltà aumentano. Non si devono più verificare casi di mancanza di concentrazione e superficialità durante il gioco».
La classifica ti sorprende?
«Diciamo che tutti quelli che, prima dell’inizio della stagione, avevano dato Parma e Nettuno molti gradini sotto si sono sbagliati. Con una partita in più per il lanciatore straniero possono cambiare tante cose. Azzeccando il pitcher, la classifica migliora e il gap si riduce. Parma e Nettuno si sono rivelate competitive e non sono affatto delle comparse in questo campionato».
Padova invece è una conferma?
«Padova ha fatto i playoff e vuole confermarsi. Sono giovani e hanno tanto entusiasmo. Essere riusciti a centrare l’accesso alla postseason nel 2015 ha dato all’ambiente fiducia ed eccitazione. Lotteranno per i primi quattro posti».
Come giudichi la T&A dopo il weekend con Bologna?
«Non eravamo quelli visti con Rimini. Siamo rimasti punto a punto per tre partite con una delle candidate a stare in alto, una delle squadre più attrezzate. Ne abbiamo vinte due, ma potevamo addirittura vincere tre. Questo ci deve dare convinzione ed entusiasmo».
Cambierai qualcosa in campo?
«Colmenares è pronto e dovrebbe giocare. Il partente della prima partita sarà Quevedo, poi valuteremo».
Si gioca venerdì 6 alle 20, sabato 7 alle 15 e alle 20.
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