Le lacrime di Sara che ci aveva sperato. Il sorriso quasi classico della Serenona che ha semplicemente rispettato il pronostico e vinto il suo torneo numero 60 di una carriera infinita e infinitamente ricca di scalpi. Si arrende la Errani con un punteggio piuttosto severo 6-3 6-0 che non tiene conto di un infortunio alla coscia che praticamente non gli ha consentito di giocare il secondo set. E' stata in campo in balia della Williams che roteava le braccia come goldrake e e colpiva con la violenza di un birocciaio. Sopra 4-1 con un break, l'americana ha poi avuto via libera e demolito la romagnola con un parziale di 8-2. Nella storia degli Internazionali la Errani c'è. Ha giocato seppur menomata e poco competitiva una finale che non vedeva un'azzurra protagonista da ben 64 anni. Con la finale se ne va anche il sogno di ritornare nelle top 10. Sara resta all'undicesimo posto del ranking Wta vicinissima a quel traguardo. Che proverà a riprendersi al Roland Garros, sulla quella terra parigina che un paio di anni fa ha acceso la sua stella. E che ancora una volta la vede tra le favorite d'obbligo lei così minuta ma così tenace nel regno delle virago e delle wonderwoman.
Roberto Chiesa
Roberto Chiesa
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