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Thomas Bach: "Il CIO condanna il razzismo"

Il Comitato Esecutivo del CIO al lavoro per definire le tappe che porteranno alle Olimpiadi nel 2021, tra i temi anche il razzismo.

di Elia Gorini
14 giu 2020
Thomas Bach

E' stato molto chiaro il presidente del CIO Thomas Bach sulla questione razzismo. Una tema caro al CIO, che per voce del suo presidente ha spiegato come la lotta alle discriminazioni continui, ma che alla Olimpiadi saranno vietate le proteste. Il CIO ha presentato una mappa di avvicinamento alle Olimpiadi rinviate nel 2021 e il tema del razzismo è stato tra quelli all'ordine del giorno. Obiettivo del Comitato Olimpico è raggiungere la parità di genere a partire da Parigi 2024. La regola 50 della carta Olimpica chiarisce che nessun tipo di manifestazione o propaganda è consentita nei siti olimpici. Bach ha spiegato che l'impegno del CIO è costante nella tutela dei diritti umani:

Il Comitato Olimpico Internazionale condanna il razzismo in tutte le sue forme. La posizione del CIO contro la discriminazione è uno dei pilastri fondamentale del movimento olimpico che si ritrova anche nella Carta Olimpica all'articolo 6: senza discriminazione di genere, razza, colore, sesso, orientamento, lingua, religione, politica o opinione, nazionalità o origine, proprietà o altri stati. I Giochi Olimpici sono una grande dimostrazione globale e potente contro il razzismo a favore dell'inclusione. Sono la celebrazione dell'unità del genere umano in tutte le nostre diversità. Questo è nel DNA dei Giochi Olimpici e nel CIO come organizzazione”.


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