Esattamente un anno fa, al Tour delle Alpi, Michele Scarponi vinceva l'ultima tappa della sua vita, tragicamente interrotta cinque giorni dopo durante un allenamento. E sarà un omaggio del destino allora il successo odierno, sempre al Tour delle Alpi, di Miguel Angel Lopez, griffato Astana proprio come l'ultimo Scarponi. Sull'Alpe di Pampeago, il colombiano fa sua la seconda tappa dopo un'estenuante sprint a cinque in salita, precedendo il francese Pinot e il connazionale Ivan Ramiro Sosa. Quest'ultimo, giovanissimo talento dell'Androni Giocattoli, si consola con la maglia ciclamino di leader, strappata allo spagnolo Bilbao. Dopo il trio da podio gli altri due fuggitivi, l'asso pigliatutto Froome e l'azzurro Pozzovivo. In difficoltà invece Aru, in ritardo di condizione e di 34” rispetto a Lopez.
La gara inizia ad accendersi sulla discesa del Redebus, quando c'è il primo scatto a sei. Un gruppetto che accumula anche 5' di vantaggio, prima di iniziare a sfaldarsi. Frapporti, Jauregui e Rabitsh reggono fino a 5 km dalla fine, dopodiché tocca agli scalatori. Nel tratto conclusivo si toccano picchi del 14% di pendenza: Hirt e Zoidl tentano invano lo strappo, che invece riesce negli ultimi 2 km al quintetto di cui sopra. Poi Lopez parte e lascia sul posto Froome e Pozzovivo, Pinot e Sosa gli restano in scia ma non lo prendono più. Braccia al cielo per una festa colombiana, ma anche un po' scarponianamente marchigiana. Domani si riparte con l'ultima tappa italiana, poi sarà Austria: quasi 140 km da Ora a Merano, col Passo Mendola a impreziosire il tracciato.
RM
La gara inizia ad accendersi sulla discesa del Redebus, quando c'è il primo scatto a sei. Un gruppetto che accumula anche 5' di vantaggio, prima di iniziare a sfaldarsi. Frapporti, Jauregui e Rabitsh reggono fino a 5 km dalla fine, dopodiché tocca agli scalatori. Nel tratto conclusivo si toccano picchi del 14% di pendenza: Hirt e Zoidl tentano invano lo strappo, che invece riesce negli ultimi 2 km al quintetto di cui sopra. Poi Lopez parte e lascia sul posto Froome e Pozzovivo, Pinot e Sosa gli restano in scia ma non lo prendono più. Braccia al cielo per una festa colombiana, ma anche un po' scarponianamente marchigiana. Domani si riparte con l'ultima tappa italiana, poi sarà Austria: quasi 140 km da Ora a Merano, col Passo Mendola a impreziosire il tracciato.
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