La 16esima tappa della Grand Boucle passerà alla storia come una delle più pazze. Dopo il turno di riposo si riparte da Carcassonne e ha dell'incredibile ciò che succede al trentesimo chilometro di corsa. La carovana è costretta a fermarsi per una protesta; infatti, un gruppo di contadini ha bloccato la strada con le balle di fieno, un gregge di pecore e alcuni striscioni e cartelli. La Gendarmerie francese risponde con lacrimogeni e spray urticanti al peperoncino per ripristinare il tutto e una decina di corridori, tra cui la maglia gialla Thomas e Sagan, richiedono l'intervento medico per avere del collirio per curare gli effetti dello spray.
La tappa riparte dopo questo spiacevole episodio con il gruppo che, anche questa volta, non si interessa della maxi-fuga e li lascia andare dato che non ci sono uomini di classifica all'interno. Così si sviluppano due gare in una: in fuga il primo a tentare il colpaccio è Philippe Gilbert che scollina in solitaria sul Gpm del Col de Portet D'Aspet e si lancia in picchiata ma disegna male la curva, perde il controllo, sbatte contro il muretto e si ribalta oltre sparendo dalla strada. Fortunatamente nulla di grave per il vallone che si riprende e riparte dopo un paio di minuti in una discesa che già aveva conosciuto la morte di Fabio Casartelli 23 anni fa.
La prima pirenaica è quindi questione di Julian Alaphilippe, maglia a pois del Tour de France, che ottiene la sua seconda vittoria di tappa a Bagneres de Luchos. Il francese si è lanciato all'inseguimento della fuga sulle prime salite del giorno, prima di andare a punti sui due GPM di prima categoria, del Col de Mantè e del Col du Portillon per poi andare a vincere la tappa tra l'entusiasmo del pubblico transalpino.
Il corridore della QuickStep approfitta anche della caduta del britannico Adam Yates nell'ultima discesa.
Nessuna scossa in classifica generale con Geraint Thomas scortato all'arrivo dal Team Sky con 8'52'' di ritardo da Alaphilippe, ma i big sono tutti con il gallese. Domani in programma una delle tappe più corte di sempre se si escludono le crono. Tre GPM in soli 65 chilometri, con arrivo in salita ai 2215 metri di Saint-Lary-Soulan.
Alessandro Ciacci
La tappa riparte dopo questo spiacevole episodio con il gruppo che, anche questa volta, non si interessa della maxi-fuga e li lascia andare dato che non ci sono uomini di classifica all'interno. Così si sviluppano due gare in una: in fuga il primo a tentare il colpaccio è Philippe Gilbert che scollina in solitaria sul Gpm del Col de Portet D'Aspet e si lancia in picchiata ma disegna male la curva, perde il controllo, sbatte contro il muretto e si ribalta oltre sparendo dalla strada. Fortunatamente nulla di grave per il vallone che si riprende e riparte dopo un paio di minuti in una discesa che già aveva conosciuto la morte di Fabio Casartelli 23 anni fa.
La prima pirenaica è quindi questione di Julian Alaphilippe, maglia a pois del Tour de France, che ottiene la sua seconda vittoria di tappa a Bagneres de Luchos. Il francese si è lanciato all'inseguimento della fuga sulle prime salite del giorno, prima di andare a punti sui due GPM di prima categoria, del Col de Mantè e del Col du Portillon per poi andare a vincere la tappa tra l'entusiasmo del pubblico transalpino.
Il corridore della QuickStep approfitta anche della caduta del britannico Adam Yates nell'ultima discesa.
Nessuna scossa in classifica generale con Geraint Thomas scortato all'arrivo dal Team Sky con 8'52'' di ritardo da Alaphilippe, ma i big sono tutti con il gallese. Domani in programma una delle tappe più corte di sempre se si escludono le crono. Tre GPM in soli 65 chilometri, con arrivo in salita ai 2215 metri di Saint-Lary-Soulan.
Alessandro Ciacci
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