Non poteva andare diversamente visto lo stato di forma del campione del mondo, che mette in bacheca la sua quinta 'classica monumento', dopo i tre successi in Belgio e quelli in una Parigi-Roubaix e alla Milano-Sanremo. L'olandese diventa anche, dieci anni dopo lo svizzero Cancellara, il settimo ciclista ad aver vinto il Fiandre per tre volte e, otto anni dopo Peter Sagan, il sesto ad essersi imposto su questo traguardo indossando la maglia iridata.
Van der Poel ha fatto storia a sé, andandosene sul Koppenberg, a 45 chilometri dall'arrivo: a quel punto si è capito che la classicissima aveva già il suo vincitore, il quale abituato, da buon ciclocrossista (è campione del mondo anche in questa specialità), a pioggia e fango ha proceduto con indifferenza alle condizioni avverse e, alla fine, tagliato il traguardo è sceso dalla sua bicicletta e l'ha alzata al cielo per celebrare il proprio trionfo.
Ma oggi sorride anche il ciclismo italiano, grazie al secondo posto di Luca Mozzato, 26enne veneto portacolori dell'Arkea B&B, che nello sprint per il secondo posto fra i più diretti inseguitori di Van der Poel ha battuto al fotofinish l'australiano Michael Matthews. In precedenza aveva fatto bene Alberto Bettiol, andato in fuga assieme al belga Dylan Teuns, staccati poco più di un minuto da VDP, ma i due erano stati ripresi nei metri finali e nella volata per le piazze d'onore hanno pagato lo sforzo.
La campionessa d'Italia Elisa Longo Borghini ha vinto la prova femminile del giro delle Fiandre. Ha preceduto allo sprint le due compagne di fuga, la polacca Katarzyna Niewiadoma, seconda e l'olandese Shirin van Anrooi, sua compagna di squadra nella Lidl Trek e oggi terza. Longo Borghini aveva già vinto il Fiandre nove anni fa, nel 2015.