Suona l'inno di Mameli a Tokyo, suona il giorno dopo il miracolo sportivo di Gian Marco Tamberi e Marcell Jacobs. E' la colonna sonora di un'Italia capace in 10 minuti di riempire il vaso fin lì siccitoso degli ori. Eccola l'Italia che salta e che vola che corre come un treno e che apprezza talento e movenze di Vanessa Ferrari. Anche lei in Giappone per liberarsi dei fantasmi del passato. Voleva l'oro, ma sorride con l'argento che vale comunque un urlo per troppo tempo tenuto dentro. E' arrivato a 30 anni, per una ginnasta la terza età. L'oro va a Jade Carey, agli Stati Uniti che hanno vissuto il dramma di Simone Biles sconfitta dai suoi demoni e chiamatasi fuori. La Ferrari ha incantato sulla musica di "Con te partirò'" di Andrea Bocelli. Sul podio, terze a pari merito, la giapponese Murakami e la russa Melnikova. Altro giro altra corsa, altra storia domani. Quando l'Italia conquisterà la ventinovesima medaglia e supererà quando fatto a Rio 5 anni fa. Azzurri in finale per l'oro nella vela, mal che vada sarà argento. E poi il ciclismo su pista con la grande attesa per i quartetti maschile e femminile che già in qualifica hanno ritoccato il record italiano. Altri sogni, come quelli che nel Beach Volley alimenta la coppia Lupo-Nicolai. Ai quarti con la sigaretta in bocca dopo il 2-0 alla pericolosissima coppia polacca.