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Vingegaard si prende il trono di Pogacar

14 lug 2022
Vingegaard si prende il trono di Pogacar

Lo scacco al re, ipotizzato e in qualche misura atteso, arriva sul Col du Granon. Vingegaard ringrazia e capitalizza il lavorone della Jumbo Visma e sfila il giallo dalle spalle di Pogacr, per la prima volta in carriera detronizzato. Non sarà più quel ciclismo lì, ma è sempre la montagna a determinare gli sconvolgimenti. Ed è l'ultima salita quella fatale, quella nella quale lo sloveno perde la ruota per remare un'agonia di 5 km a quel traguardo raggiunto poi 2'51'' il rivale: sterilizzati i 39'' secondi che aveva di vantaggio, ora il danese lo vede lontano 2'22''. Così parlò il Col du Granon che nello stesso giorno del Galibier è davvero roba tosta. Eppure il gruppo non ha fatto calcoli, alla Grand Boucle le fughe temerarie sono il pane quotidiano. In pianura, ma appunto anche in montagna. Infatti vanno via in 20 con dentro Van Aert. È un segnale che agita Pogacar. Risponde in prima persona, capisce km dopo km che sarà un pomeriggio complicato. Sul Granon l'attacco vero e proprio. Pogacar resta solo con Majka, mentre i Jumbo calano gli assi. Van Aert, Roglic, Kruijswijk. Fino all'ultimo scatto. Fiaccato dai picadores, Pogacar non risponde più. Il Tour non è andato, la maglia sì. E oggi c'è l'Alpe d'Huez. Un momento di nostalgia sulla vetta di Pantani, un colpo di tosse e poi via a vedere chi è il più forte.





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