Gli slalom di Coppa continuano a regalare colpi di teatro e a Wengen esce il doppio sorpresone. C'è la vittoria del classe 2000 Lucas Braathen, pettorale 31 e appena 29° - con 2” 04 di distacco – nella prima manche. E poi c'è il terzo posto del 37enne Giuliano Razzoli, sul podio a 6 anni dall'ultima volta – anche allora a Wengen - con 7 centesimi di ritardo da Yule e 29 dal norvegese. Decisivo il disastro dei big della prima discesa, nella quale i migliori erano stati Foss-Solevaag, Feller e soprattutto Kristoffersen. Suicidatosi con un'uscita di scena all'ultima porta della discesa decisiva, quando all'ultimo intermedio aveva 1” 24 di vantaggio e dunque vittoria in pugno.
Il che completa il capolavoro di Braathen, sceso in seconda manche col pettorale 2 e autore di una prova che sa di top ten e che invece diventa da trionfo, grazie al susseguirsi di flop dei favoriti. Un assist anche per Yule e Razzoli, rispettivamente 8° e 9° nella prima prova. Attento nella gestione di ambedue le discese, Razzo si prende anche l'ulteriore soddisfazione di essere in piena corsa per la Coppa del Mondo di specialità: per ora è quarto a -26 dal capolista Foss-Solevaag, oggi 6° dietro anche a Gstrein e Feller. Per un Razzoli contento, c'è un Vinatzer che ancora una volta buca l'appuntamento ed esce nella seconda manche, perdendo uno sci quando è in piena lotta per il podio.