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Pesaro-Reggio Emilia appesa ai prossimi tamponi VL

La Legabasket ha disposto il rinvio di Trieste-Treviso e Cremona-Sassari, mentre sabato si saprà se, il giorno seguente, si giocherà la sfida della Vitrifrigo Arena.

19 nov 2020

Solo una settimana fa il rinvio di VL Pesaro-Reggio Emilia pareva quasi scontato. Ora che gli ospiti sono ormai covid free però la speranza comincia a riaffiorare, anche se, per un verdetto definitivo, si dovrà attendere la vigilia. Ossia sabato, quando uscirà il responso sul prossimo giro di tamponi della Carpegna Prosciutto, l'ultimo utile in ottica partita. Quello di martedì è valso la ripresa dell'attività interrotta la scorsa settimana, visto il ritorno alla negatività di alcuni giocatori contagiati. Tra i quali il “paziente zero” del gruppo, Tyler Cain, già costretto a saltare la vittoriosa gara con Varese nonché unico del quale sia stata ufficializzata la positività. Per il resto, la società non ha mai specificato né nomi né numero totale dei contagiati – si parlava di 8 tesserati – così come è rimasta generica sulle guarigioni. 

Perché la Lega rinvii la partita, una delle contendenti deve avere a disposizione meno di 6 giocatori professionisti (la VL ne ha 10), oppure devono essere positivi sia il coach che il vice. Un problema che a questo punto non dovrebbe più avere la Reggiana, che col covid ha già ampiamente dato. Mentre Pesaro si è vista rinviare solo la partita di sabato con la Virtus Bologna, Reggio in questo novembre non ha ancora messo piede in campo, saltando gli ultimi tre turni. Il 1 del mese ha sospeso l'attività a causa della positività di 11 giocatori, ai quali, nei giorni seguenti, si aggiunsero il coach Martino, il suo vice Fucà e un ulteriore giocatore. Il 10 novembre di fatto erano fuori tutti, poi l'emergenza è rientrata e martedì, con la negatività di Baldi Rossi, Diouf, Blums, Bonacini e Fucà, il gruppo ne è uscito in toto. Certo è che, a questo punto, per Reggio Emilia un altro rinvio sarebbe cruciale: in caso di semaforo verde infatti si presenterebbe alla Vitrifrigo dopo 20 giorni senza allenamenti, non proprio il miglior biglietto da visita.


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