Al Neri si tira con estrema parsimonia e soprattutto mai in porta, per uno 0-0 di impari valore che salva il Renate e rimanda il Rimini al playout. Per Petrone, il lato positivo della faccenda viene da Gubbio, dove la Vecomp Verona perde e si vede staccare dai biancorossi, che dunque, in caso di parità nella doppia sfida, manterranno la categoria.
Nella non partita in questione ci sono due occasioni. Una per parte e per tempo, ottima sintesi dell’andamento della sfida. Il Renate comincia più contratto e il Rimini prova, senza esagerare, a prendere in mano il tutto. Simonetti sporca lo scambio Piccioni-Candido chiudendo una delle tante trame romagnole, rimaste tutte senza finale. Piccioni e Variola imbeccano Kalombo, sul cui rimorchio Candido è solo in area ma s’improvvisa rugbysta calciando ben sopra la barra. Sempre Piccioni verticalizza troppo la chiusura del triangolo con Volpe, Cincilla sale e blocca.
Nella ripresa gli ospiti prendono coraggio e iniziano a proporsi, col Neri che, al 66°, rischia il coccolone: Ferrani inzucca male la punizione di Venitucci e libera Pavan, giustiziere all’andata e stavolta in vena di grazia con una ciabattata da dimenticare. Intanto Petrone ha perso definitivamente Variola – ginocchio ko e stagione chiusa – e tolto un Candido senza più batterie: dentro Petti a completare il trio arretrato, mentre Valerio Nava va all'ala. Proprio quest'ultimo si trova davanti a Cincilla e gli rifila un tunnel mandando appena oltre il palo, anche se prima dell'assist di Volpe il pallone era uscito e dunque non valeva. C'è anche un velleitario inserimento di Kalombo, poi il Fano passa in vantaggio e la paura di retrocedere, già dominante prima, cancella ogni proposito offensivo. Al triplice Diana e le sue Pantere esultano, mentre Petrone e il suo Rimini tirano il fiato e si preparano alla doppia sfida che deciderà la stagione biancorossa.