Tra le poche certezze che il calcio regala c'è quella che quando gioca la Carrarese finisce pari. 9 volte su 10 per i toscani e il Santarcangelo a rimediarla a tempo scaduto dopo aver anche condotto e dopo non essere stato trattato benissimo dall'arbitro Maggioni. Merini ha la prima palla interessante di giornata e poi passa un po' a sorpresa il Santarcangelo. Il contropiede è da manuale con cambio di passo e palla filtrante di Torelli, l'intervento di un difensore rimette in gioco Radoi che gira un sinistro di prima intenzione francamente magnifico. Un vantaggio sul quale i gialloblu provano a costruire la loro domenica ma che non dura molto. Nardi è bravissimo su Cellini poi l'arbitro è fiscale su Rossi che si scontra con centravanti. Il rigore, generoso, è convertito dallo stesso Cellini. Anche dopo l'intervallo non sono in difficoltà gli uomini di Fraschetti. La Carrarese tiene palla e possessi senza mai costringere Nardi agli straordinari, il vantaggio arriva tra le proteste. Il cross che arma il 2-1 di Gnahore, dicono i difensori del Santarcangelo sia partito con la palla già uscita. Non aiutano le immagini e comunque rete convalidata. Per uccidere il pomeriggio i marmiferi fanno correre Brondi, sgroppata di livello e conclusione no. E così vivi fino oltre il 90' i romagnoli acciuffano un pari clamoroso e meritato. Obeng stoppa di petto nel traffico e scardina di forza la difesa per il 2-2 che fa dire come a Santarcangelo ci sia ancora vita.
r.c.
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