Agli ultimi giri di serie A prima del ritorno sul pianeta B, il Cesena si concede l’esaurito per una sfida alla Juventus con la squadra di Beretta condivide solo i colori. La vecchia signora è in realtà un mix di giovani e mostri sacri accomunati da una fame senza precedenti e un’intensità da sempre marchio di fabbrica di Antonio Conte. Serve solo alla Juve che si prenderà la partita lasciando tanta malinconia ad un Cesena che di fatto si è iscritto alla serie A senza poi partecipare. I micro obiettivi lanciati da Beretta hanno prodotto quattro pareggi consecutivi che è anche la striscia più lunga di questo anno nero. Ci sono, per quel che conta, Comotto Von Bergen e Parolo a mettere il naso fuori dall’infermeria e di sti tempi è un notizione, marcano visita e ci mancherebbe Pudil, Iaquinta e Martinez. Sarà una festa per la Juventus e per la Romagna, sarà l’ultima volta con il Manuzzi imballato da 24.000 persone. Tra un anno col Crotone saranno di meno e infondo non c’è nulla di drammatico, è solo la legge dello sport.
Roberto Chiesa
Roberto Chiesa
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