Una bella, bellissima favola del calcio moderno. Ma senza vivere felici e contenti. L’intreccio fiabesco chiamato Quevilly, formazione semiprofessionistica di terza divisione nazionale, è terminato nella maniera più scontata e realistica, cancellando con un colpo di spugna la magia che li aveva condotti all’epilogo.
Non poteva esserci peggior lupo nero di quel Lione affamato come non mai di vittorie dopo essere stato la stella più lucente del panorama calcistico francese. Il risultato finale è uno striminzito 1-0, con Lisandro Lopez che deposita nel sacco l’assist di Lacazette. Europa League al sicuro per l’Olimpique, che riporta con i piedi a terra quei tanti, tantissimi sognatori trasversalmente riuniti in tutta Europa per coltivare una passione che nemmeno De Coubertain avrebbe potuto immaginare. Ma la giostra si è fermata proprio sul più bello, regalando ai giocatori giallo neri che forse mai potranno assaggiare palcoscenici di prestigio, un ricordo indelebile di cui andare fieri e orgogliosi da raccontare ad amici e nipoti. C’era una volta il Quevilly…
Luca Pelliccioni
Non poteva esserci peggior lupo nero di quel Lione affamato come non mai di vittorie dopo essere stato la stella più lucente del panorama calcistico francese. Il risultato finale è uno striminzito 1-0, con Lisandro Lopez che deposita nel sacco l’assist di Lacazette. Europa League al sicuro per l’Olimpique, che riporta con i piedi a terra quei tanti, tantissimi sognatori trasversalmente riuniti in tutta Europa per coltivare una passione che nemmeno De Coubertain avrebbe potuto immaginare. Ma la giostra si è fermata proprio sul più bello, regalando ai giocatori giallo neri che forse mai potranno assaggiare palcoscenici di prestigio, un ricordo indelebile di cui andare fieri e orgogliosi da raccontare ad amici e nipoti. C’era una volta il Quevilly…
Luca Pelliccioni
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