Terza partita in sette giorni, umori altalenanti e tensione palpabile. A 180 minuti dalla fine non sono più ammessi errori, non esiste appello, il traguardo è troppo vicino per permettersi di mollare anche un solo centimetro. Chi può dirsi rilassato, del palcoscenico calcistico romagnolo, è il solo Santarcangelo che con la sconfitta di Savona vede svanire il sogno playoff, ma considerate le sette sorelle che si trova davanti il suo campionato lo ha già vinto. Anzi, stravinto. Chiudere con una bella prestazione l’anno d’esordio del Mazzola nei Pro è l’unico obiettivo dei gialloblù che privi del solo Locatelli, ma con mille dubbi di formazione, attendono un Mantova con l’acqua alla gola obbligato a far punti per muovere da quota 41. Alla stessa altezza di classifica troviamo il Bellaria che con i lombardi si gioca un posto nei playout. Calendario più agevole per la banda Campedelli che tanto si gioco nell’ultima in casa con il Montichiari, nell’intento di incontrare per l’ultima volta in stagione i bresciani capaci di fermare sul 3- un Rimini di questi tempi lanciatissimo. Proprio dai biancorossi si aspetta il segnale più importante, per rincorrere la promozione diretta nell’impegno agevole con la Giacomense, seppur senza Cardinale e Rosini. Domani se ne saprà di più, complice la sfida al vertice tra Treviso ed Entella, che potrebbe fare il gioco di San Marino e dello stesso Rimini, che in caso di vittoria avrebbero la certezza dei playoff. Playoff che avrebbero il sapore di una sconfitta in una volata iniziata 36 giornate fa e che, come nemmeno nei sogni del miglior promotore, terminerà alla roulette russa dell’ultimo turno, quando qualcuno al tavolo dovrà perire.
Luca Pelliccioni
Luca Pelliccioni
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