Terzo schiaffone consecutivo per un Inter liquefatta nel giro di 15 giorni. Sotto pelle tornano le inquietudini neroazzurre già vissute con Roberto Mancini nel recente passato e anche lo stesso Spalletti, per la prima volta, nel dopo gara, ha mostrato un pizzico di imbarazzo. Il Milan vince il derby delle svirgolate con merito. Gattuso aveva chiesto ardore e quello ha avuto, soprattutto dai rincalzi. Antonio Donnarumma vive la classica notte da oscar oscillando tra cose buone ad altre che fanno pensare che quando arriva il tuo momento tutto si incanala nel verso giusto. Difficile pensare che possa capitare frequentemente che venga annullato un autogoal (in questo caso il Var pesca Ranocchia in fuorigioco attivo) ma soprattutto difficile pensare che un recentissimo Campione d'Europa protagonista come Joao Mario, mister 40 milioni di euro, possa centrare in pieno il portiere da meno di 2 metri con tutta la porta spalancata. L'Inter paga la scarsa vena dei big: Icardi apatico e mal servito, ma soprattutto Perisic, il croato da almeno un mese è l'ombra di se stesso. Oscurati i due giocatori capaci di fare la differenza, quella di Spalletti diventa una squadra prevedibilissima e monotematica e soprattutto senza alternative. Brozovic e Joao Mario, hanno steccato l'ennesima occasione e a questo punto la loro cessione diventa prioritaria. Il Milan risolve con il protagonista meno atteso, non solo del derby ma dell'intera stagione. Pensiamo a cosa sarebbe stato il Milan senza Patrik Cutrone 19 anni. E lui l'apriscatole rossonero. La stagione resta ed è molto negativa, ma questo derby vinto con merito, potrebbe essere la scintilla per prepararsi ad un 2018 da Milan. Allo Stadio Meazza di San Siro, Milan batte Inter 1-0. Lazio – Milan vale la finalissima di Coppa Italia.
L.G
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