Il Real Madrid campione d' Europa arriva nella capitale spagnola alle 4 del mattino, dopo 50 minuti di volo da Lisbona. Già all' aeroporto il clima è, se ci passate il termine, elettricamente eccitato. Centinaia di tifosi non ce l' hanno fatta ad attendere i vincitori in città e sono arrivati armati di sciarpe, telefonini, trombe per accogliere degnamente i blancos. Ma è nulla rispetto a quello che succederà dopo poco in centro a Madrid. Dove nessuno è andato a dormire e si è trasferito dal Bernabeu, stadio pieno per seguire su maxischermo la finale, alla fontana di Plaza de Cibeles, ritrovo naturale dei madridisti quando devono festeggiare una vittoria importante. Ed è qui che esplode la gioia quando arriva il pullman scoperto con a bordo la squadra. Come spesso accade in questi casi, qualche giocatore è su di giri. Sergio Ramos, il salvatore della patria, è visibilmente alticcio. Con il microfono scandisce i tempi, intonando anche cori contro i cugini dell' Atletico. Folla in visibilio . Anche Ancelotti e Zidane, abituati a vedere certe scene, non credono ai propri occhi. A Ramos danno rinforzo, aizzando il popolo madridista, Modric e Casillas, palesemente sbronzi. Come dar loro torto. Era una festa che i tifosi aspettavano da 12 anni. Eccessi che hanno portato anche conseguenze fisiche diversi tifosi. Oltre 200 i feriti. 37 portati in ospedale per radiografie e suture. Per una Madrid che festeggia, ce n'è un' altra che rende omaggio ai suoi eroi. Prima all' aeroporto di Barajas, dove l' Atletico è stato accolto da circa 200 supporters ai grido di "campioni, campioni. Simeone il più acclamato. Un giusto riconoscimento per quanto fatto in stagione. Vittoria in Liga con festeggiamenti relativi alla fontana di Nettuno, distante poche centinaia di metri da quella dove festeggia il Real Madrid. Tutta la stampa spagnola dedica pagine su pagine al derby europeo delle due formazioni di Madrid. Celebra la "Decima" ma riconnosce i meriti dell' Atletico.
Piero Arcide
Piero Arcide
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