È stata già rinominata la Coppa della vergogna, per quanto accaduto prima del fischio d'inizio della finale di Coppa Italia tra Fiorentina e Napoli, all'Olimpico di Roma. Scontri fuori dallo stadio, quattro arresti ma soprattutto quattro spari, con un tifoso partenopeo - Ciro Esposito - in condizioni critiche al Policlinico Gemelli. A sparare è stato un ultras della Roma, tale Daniele De Santis, arrestato con l'accusa di tentato di omicidio. Poi i fischi all'Inno di Mameli e la surreale trattativa tra forze dell'ordine, giocatori e ultras per dare l'assenso all'inizio del match - trattative smentita dal questore Mazza - con sfacciato protagonista "Genny a' carogna", capo ultras partenopeo che nulla ha a che vedere con il gioco del calcio, ma solo con il marcio che vi sta attorno e purtroppo sempre più ingerente nel quadro complessivo di uno sport che per tanti aspetti non è più tale.
LP
LP
Riproduzione riservata ©