Dopo una lunga malattia, Pietro Anastasi si è spento a di 71 anni. Nato a Catania, si mise in evidenza con la maglia del Varese, prima di legarsi alla Juventus: con il club bianconero vinse 3 scudetti in 8 stagioni (dal 1968 al 1976), prima di passare all'Inter nell'ambito del famoso scambio con Boninsegna nell’estate del 1976. Con i nerazzurri vinse la Coppa Italia. 25 le presenze con la Nazionale, 8 le reti tra cui quella nella finale dell'Europeo, vinto dagli azzurri nel 1968.
È proprio la Juve ad annunciare la morte di Anastasi. "Campione indimenticabile", scrive. "Era impossibile non volere bene a 'Pietruzzu', come lo chiamavano tutti i tifosi a rimarcarne la sua origine siciliana, perché è stato uno juventino fino in fondo e alla squadra del suo cuore ha trasmesso tutta la sua passione. Quella che da bambino, raccattapalle al Cibali di Catania, lo vede chiedere una foto accanto al suo idolo John Charles. Alla Juventus Pietro regala anni straordinari fino al 1976 per un totale di 303 presenze e 130 gol. Ma le cifre e l'attaccamento alla maglia spiegano solo in parte l'amore della gente nei suoi confronti. Il suo coraggio nelle giocate, le sue reti in acrobazia, il suo spirito da lottatore lo rendono un idolo (...). Un amore che lo stadio Comunale tradusse con lo striscione con la scritta: 'Anastasi Pelè bianco'."