Tifosi impazziti. Questo viene da dire dopo le ultime notizie che hanno visto protagonisti i supporter di questa o quella squadra, finiti sulle prime pagine dei giornali non certo per gesti virtuosi o caritatevoli. Dopo il deprecabile comportamento di un manipolo di tifosi sponda Pro Patria, che hanno levato cori razzisti verso i giocatori del Milan in un'amichevole di qualche giorno fa, e dopo l'apertura del fascicolo da parte della Uefa in merito alla sfida tra Tottenham e Lazio, è di oggi la notizia che la Commissione Disciplinare della FIFA ha notificato alle Federazioni di Ungheria e Bulgaria la sanzione di disputare la prossima sfida casalinga per le qualificazioni Mondiali a porte chiuse.
Alla base della decisione il comportamento dei rispettivi tifosi. Addiritturacori antisemiti ed esposizione di simboli offensivi – non è difficile immaginare quali - da parte dei magiari, nell'amichevole contro Israele giocatasi il 15 agosto 2012.
L'intervento della FIFA, sollecitato dal F.A.R.E. (Football Against Racism Europe), ha portato ad una sanzione di 40.000 Franchi svizzeri e l'obbligo a disputare a porte chiuse la prossima sfida casalinga contro la Romania, in programma il 22 marzo.
Su segnalazione dell'arbitro verso il Commissario di gara, invece, l'avvio dell'iter investigativo in merito alla sfida tra Bulgaria e Danimarca lo scorso 12 ottobre. Il direttore di gara ha segnalato il lancio di due razzi sul campo dopo appena 7 minuti, mentre Patrick Mtiliga – attaccante di colore dei danesi – è stato fatto oggetto di insulti razzisti ogni qualvolta ha toccato palla dopo il suo ingresso al 54'. Nemmeno il comunicato pubblico diffuso dagli altoparlanti dello stadio ha frenato il vergognoso atteggiamento del pubblico bulgaro, che hanno proseguito con cori irripetibili anche oltre il triplice fischio.
Medesimo trattamento di giudizio per i bulgari, che disputeranno a porte chiuse la prossima sfida contro Malta, prevista sempre per il 22 marzo. L'unica differenza sta nella sanzione pecuniaria, che si attesta sui 35.000 Franchi svizzeri.
Condanna e monito della FIFA per entrambe le Federazioni: dovesse riscontrare recidività nel comportamento deprecabile dei tifosi protagonisti negativi, potrebbe procede con la detrazione di punti in classifica, sconfitta a tavolino e sanzioni ancor più pesanti.
Luca Pelliccioni
Alla base della decisione il comportamento dei rispettivi tifosi. Addiritturacori antisemiti ed esposizione di simboli offensivi – non è difficile immaginare quali - da parte dei magiari, nell'amichevole contro Israele giocatasi il 15 agosto 2012.
L'intervento della FIFA, sollecitato dal F.A.R.E. (Football Against Racism Europe), ha portato ad una sanzione di 40.000 Franchi svizzeri e l'obbligo a disputare a porte chiuse la prossima sfida casalinga contro la Romania, in programma il 22 marzo.
Su segnalazione dell'arbitro verso il Commissario di gara, invece, l'avvio dell'iter investigativo in merito alla sfida tra Bulgaria e Danimarca lo scorso 12 ottobre. Il direttore di gara ha segnalato il lancio di due razzi sul campo dopo appena 7 minuti, mentre Patrick Mtiliga – attaccante di colore dei danesi – è stato fatto oggetto di insulti razzisti ogni qualvolta ha toccato palla dopo il suo ingresso al 54'. Nemmeno il comunicato pubblico diffuso dagli altoparlanti dello stadio ha frenato il vergognoso atteggiamento del pubblico bulgaro, che hanno proseguito con cori irripetibili anche oltre il triplice fischio.
Medesimo trattamento di giudizio per i bulgari, che disputeranno a porte chiuse la prossima sfida contro Malta, prevista sempre per il 22 marzo. L'unica differenza sta nella sanzione pecuniaria, che si attesta sui 35.000 Franchi svizzeri.
Condanna e monito della FIFA per entrambe le Federazioni: dovesse riscontrare recidività nel comportamento deprecabile dei tifosi protagonisti negativi, potrebbe procede con la detrazione di punti in classifica, sconfitta a tavolino e sanzioni ancor più pesanti.
Luca Pelliccioni
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