Serata dolce-amara per il Forlì, che nello scontro diretto casalingo col Fano viene fermato sullo 0-0. Dolce per la prestazione, perché di questi tempi sovrastare nel gioco la banda Cuttone, reduce da un tris di vittorie chiuso dal colpaccio di Parma, non è da tutti. Amara, perché perdere due punti vitali tra le mura amiche con due legni e un gol annullato in saccoccia è cosa difficile da digerire.
Galletti subito sul pezzo con la botta da fuori di Spinosa favorita dal liscio di Bellemo. Lo spirito è quello giusto: Bardelloni di prima per Alimi, Zullo protegge l'uscita di Menegatti. Quindi Tonelli per l'inserimento in area di Capellini, il controllo non è perfetto e Lanini mette la pezza. Difesa ospite poco attenta invece al 32°, quando Alimi ha tutto il tempo di andare di giravolta e servire il liberissimo Bardelloni: controllo, rasoterra dalla distanza e palo pieno.
I botti continuano a inizio ripresa sugli sviluppi di una ripartenza avviata a centrocampo: da Alimi a Ponsat fino a Tonelli che si accentra e premia il taglio di Capellini, la cui zampata supera Menegatti ma non la bandierina. Difficile dare un giudizio certo, la sensazione è che a tenere in gioco l'esterno di Gadda possa esserci il piedino di Zigrossi, che distende la gamba all'indietro.
L'assolo forlivese prosegue dalla bandierina: da sinistra Tonelli per Ponsat, che si smarca bene ma non è abbastanza rapace nel colpire al volo. Da destra invece Capellupo per Carini che in qualche modo si gira e tira, la traversa non gli è amica. Il tempo di una bordata di Bardelloni deviata in angolo da Menegatti e la partita va in archivio: il Fano nelle ultime sette è caduto solo una volta e tiene vivo quel sogno chiamato salvezza diretta, utopico prima dell'arrivo di Cuttone. Il Forlì, che sta un punto più in alto, è invece alla quarta gara senza vittorie, si vede scavalcato dal Modena e torna in quella zona playout dalla quale si era faticosamente tirato fuori.
RM
Galletti subito sul pezzo con la botta da fuori di Spinosa favorita dal liscio di Bellemo. Lo spirito è quello giusto: Bardelloni di prima per Alimi, Zullo protegge l'uscita di Menegatti. Quindi Tonelli per l'inserimento in area di Capellini, il controllo non è perfetto e Lanini mette la pezza. Difesa ospite poco attenta invece al 32°, quando Alimi ha tutto il tempo di andare di giravolta e servire il liberissimo Bardelloni: controllo, rasoterra dalla distanza e palo pieno.
I botti continuano a inizio ripresa sugli sviluppi di una ripartenza avviata a centrocampo: da Alimi a Ponsat fino a Tonelli che si accentra e premia il taglio di Capellini, la cui zampata supera Menegatti ma non la bandierina. Difficile dare un giudizio certo, la sensazione è che a tenere in gioco l'esterno di Gadda possa esserci il piedino di Zigrossi, che distende la gamba all'indietro.
L'assolo forlivese prosegue dalla bandierina: da sinistra Tonelli per Ponsat, che si smarca bene ma non è abbastanza rapace nel colpire al volo. Da destra invece Capellupo per Carini che in qualche modo si gira e tira, la traversa non gli è amica. Il tempo di una bordata di Bardelloni deviata in angolo da Menegatti e la partita va in archivio: il Fano nelle ultime sette è caduto solo una volta e tiene vivo quel sogno chiamato salvezza diretta, utopico prima dell'arrivo di Cuttone. Il Forlì, che sta un punto più in alto, è invece alla quarta gara senza vittorie, si vede scavalcato dal Modena e torna in quella zona playout dalla quale si era faticosamente tirato fuori.
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