Il Forlì si conferma grande nella versione da asporto e nell'attesa di conquistare il Morgagni fa il colpo a Sassari. Bussa tre volte, resta in dieci, soffre. Ma torna in Romagna con un vittorione che rilancia i galletti nelle zone alte della classifica. La versione sbarazzina, quella che più piace a Bardi, che segna e subisce ha il saldo attivo. Nello stadio che per due stagioni ha applaudito il bomber ora tecnico del Forli vola Melandri nelle pieghe di una non velocissima difesa di casa. Agius lo affronta e lo mette giù. Il conseguente rigore è convertito in vantaggio dal capitano Evangelisti. Segnano e concedono i romagnoli e la Torres risale sul carro della parità in cinque minuti. Una palla intelligente e velenosa a misura di bomber trova un terzinaccio, l'esperto Cabeccia, a girarla sul palo lontano come un attaccante. I sardi spingono e pensano anche a ribaltarla. Ma forse nel loro miglior momento subiscono la verve di Nappello per il rimorchio di Tonelli; è il piattone dell'1-2 con conseguente tilt dei padroni di casa. Antipasto del tris che è senza dubbio il colpo di giornata. Il missile di sinistro che Melandri scaglia all'incrocio dei pali è talmente bello da sembrare anche un po' trovato oltre che fondamentalmente cercato.
Il controllo della partita non è proprio il piatto forte del Forlì. A metà ripresa tutto torna in gioco. Tonti a valanga su Cabeccia procura il rigore che Bonvissuto trasforma per il 2-3 e siccome Evangelisti prende il doppio giallo e si fa cacciare il finale è da trincea pura. Arrigoni infortunato deve uscire e al 95 Madeddu ha la palla del 3-3. Tonti fa un bambino e blinda la vittoria.
Roberto Chiesa
Il controllo della partita non è proprio il piatto forte del Forlì. A metà ripresa tutto torna in gioco. Tonti a valanga su Cabeccia procura il rigore che Bonvissuto trasforma per il 2-3 e siccome Evangelisti prende il doppio giallo e si fa cacciare il finale è da trincea pura. Arrigoni infortunato deve uscire e al 95 Madeddu ha la palla del 3-3. Tonti fa un bambino e blinda la vittoria.
Roberto Chiesa
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