Degano, reduce dall’influenza va solamente in panchina. D’Angelo inserisce Onescu sulla linea mediana, con Valeriani, Buonocunto e Baldazzi, a ridosso di Zanigni unica punta. La Pro Patria, cinque vittorie nelle ultime sei trasferte, si affida alla coppia Cozzolino – Serafini, in due 25 gol in campionato. Giornata tipicamente estiva, al romeo Neri 24 gradi. Alla squadra lombarda bastano otto minuti per sbloccare il risultato. Capolavoro di Giannone che salta un avversario poi scarica un sinistro di rara potenza e precisione. Per Scotti non c’è nulla da fare, decimo centro stagionale per il fantasista napoletano. Poco dopo il Rimini ha l’occasione per pareggiare, Buonoconto da non più di cinque metri, sciupa cosi.
Ci prova anche Marco Brighi, nessun problema per Andreoletti. Poi è la volta di Zanigni, bravissimo a rubare il tempo all’avversario, la palla esce per una questione di centimetri. Il Rimini crea ma non concretizza. De Luigi sul palo lontano non trova l’attimo per la battuta a rete. La Pro Patria si conferma squadra dal valore assoluto e sull’asse Giannone- Serafini-Cozzolino arriva il 2 a 0. Appena entrato in area, Cozzolino trafigge Scotti nell’angolo lontano. Il Rimini non demorde e al secondo della ripresa riapre la partita. Sulla palla radente di Baldazzi, la zampata vincente porta la firma di Onescu. Il Neri è una bolgia, la Pro Patria alle corde. Baldazzi fa le prove generali del pareggio che arriva poco dopo il quarto d’ora, quando Zanigni fa esplodere lo stadio con un imperioso colpo di testa. Rimonta completata e Pro Patria addirittura in dieci. Secondo giallo a Serafini per simulazione, decisione sinceramente esagerata. D’Angelo prova a vincere la partita, dentro Degano e Gerbino Polo. Ospiti pericolosi con il difensore Nossa, Scotti si salva cosi. Poi Rosini si vede negare la gioia del sorpasso dal miracolo di Andreoletti. Al minuto 44, Scotti in ritardo interviene cosi su Mora. L’arbitro non ha dubbi, calcio di rigore. Dal dischetto Giannone con il cucchiaio per il 3 a 2 e la doppietta personale. Per il Rimini una sconfitta che brucia mentre Cusatis se ne va tra gli insulti ma con i tre punti in tasca.
Palmiro Faetanini
Ci prova anche Marco Brighi, nessun problema per Andreoletti. Poi è la volta di Zanigni, bravissimo a rubare il tempo all’avversario, la palla esce per una questione di centimetri. Il Rimini crea ma non concretizza. De Luigi sul palo lontano non trova l’attimo per la battuta a rete. La Pro Patria si conferma squadra dal valore assoluto e sull’asse Giannone- Serafini-Cozzolino arriva il 2 a 0. Appena entrato in area, Cozzolino trafigge Scotti nell’angolo lontano. Il Rimini non demorde e al secondo della ripresa riapre la partita. Sulla palla radente di Baldazzi, la zampata vincente porta la firma di Onescu. Il Neri è una bolgia, la Pro Patria alle corde. Baldazzi fa le prove generali del pareggio che arriva poco dopo il quarto d’ora, quando Zanigni fa esplodere lo stadio con un imperioso colpo di testa. Rimonta completata e Pro Patria addirittura in dieci. Secondo giallo a Serafini per simulazione, decisione sinceramente esagerata. D’Angelo prova a vincere la partita, dentro Degano e Gerbino Polo. Ospiti pericolosi con il difensore Nossa, Scotti si salva cosi. Poi Rosini si vede negare la gioia del sorpasso dal miracolo di Andreoletti. Al minuto 44, Scotti in ritardo interviene cosi su Mora. L’arbitro non ha dubbi, calcio di rigore. Dal dischetto Giannone con il cucchiaio per il 3 a 2 e la doppietta personale. Per il Rimini una sconfitta che brucia mentre Cusatis se ne va tra gli insulti ma con i tre punti in tasca.
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