Non vince dalla prima, ma si specializza in rimonte il Forlì. Che a Grosseto riemerge quando sotto di 2 sembrava ormai sul punto di risalire sul pullman. Primo tempo con poca roba, più possesso toscano e comunque guizzo di Melandri a tener sveglio Mangiapelo. Padroni di casa che manovrano ma in zona Scotti arrivano con pile rigorosamente scariche. La mossa di Cari all'intervallo spacca la partita. L'insipido Boccardi lascia al fisicone attempato ma devastante di Pichlmann che ha effetto tsunami sul match e apre in tribuna a interrogativi pazzeschi. Come si può lasciare fuori? Comunque il 33enne austriaco al 10' pizzica Scotti non impeccabile sul palo di competenza. Un paio di minuti appena e allo Zecchin è festa grande. Sempre Pichlmann si trova in zona franca e gira ancora in porta un pallone appena sporcato da Guidi. L'1-2 è tremendo. Dieci minuti di controllo Grosseto e gara che per un po' per caso si riapre. Morero intercetta con un braccio ed è un calcio di rigore solare che Docente col piattone appoggia sotto l'incrocio. Reazione toscana pronta ed immediata, Gambino timbra la traversa e certifica il fatto che non sia giornata. Dall'angolo infatti nonostante le proteste per un fuorigioco che per inciso non c'è Docente fa doppietta e 2-2. Finale arroventato, Arrigoni si fa cacciare, ma nonostante l'inferiorità numerica romagnoli vicinissimi al colpaccio ancora con Docente e Hamlili, ma sulla strada della prima vittoria esterna c'è un monumentale Mangiapelo. E finisce con un punto dolceamaro comunque da prender bene.
Roberto Chiesa
L'INTERVISTA
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