Subito in campo il nuovo acquisto Bregliano, Tazzioli rispolvera Demontis conferma Bangoura anche se la posizione cambia: da esterno alto ad esterno basso. Il Grosseto è superiore lo dice la classifica e l'organico. L'approccio alla gara del San Marino è scioccante. Il Titano ha la stessa forza di un lanciatore di coriandoli e alla prima palla in area di facile lettura va sotto: il centrale del Grosseto Monaco ringrazia Valeriani per averlo lasciato libero di colpire: dopo 7 minuti il San Marino è già sotto. La squadra di Padalino si accorge della pochezza altrui e sferra il secondo colpo: Verna per Lugo, la pressione di Bregliano è larga, pronto il traversone, Ferrero in netto ritardo e Torromino dopo 13 minuti avrebbe già chiuso la partita. Avrebbe, perchè il San Marino un timido segno di risveglio lo dà: La Mantia prova il colpo a sensazione ma non funziona. Il centroavanti predica nel deserto, prende un fallo al limite. Non c'è Poletti, tocca a Stefano Sensi. Mangiapelo, si mangia i suoi uomini in barriera. Sensi trova il buco e fa respirare una boccata di ossigeno a Tazzioli. La gara si assesta, dopo il pirotecnico inizio. Il Grosseto fa trascorrere i minuti, il Titano non ha consistenza. Nel finale l'unica vera palla goal per pareggiare è un tentativo di autorete di Boron che di testa centra in pieno il suo palo. Settima sconfitta consecutiva, la quarta di Tazzioli che dal suo arrivo ha conosciuto solo amarezze. La Pro Piacenza adesso è a soli 4 punti, la salvezza diretta dista 11 lunghezze. E venerdi al San Marino Stadium arriva una big come la Reggiana. La situazione, sportivamente parlando è drammatica
L.G
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