La doppia rimonta che vale il pari, vale al Cesena anche la Supercoppa, finita in bacheca al termine di un anno magico. La Juve Stabia fa in pieno il suo dovere e per larghi tratti del primo tempo è padrona del campo: vola Pisseri su D'Amore e poi i campani passano: Pieraccini scivola e Adorante ne approfitta per rubar palla e armare il rimorchio di Mosti. Bianconeri con passo di fine stagione costruiscono poco, una sola mischia nella quale a spaventare Thiam è il compagno Bellich. Ma sono sempre la vespe a pungere, Mignanelli per Adorante che lascia andare la gamba al volo fa 0-2. E se all'intervallo non è tutto già chiuso è perché Pisseri è in stato di grazia e si inventa su Pierobon una parata pazzesca. Si accende Kargbo, sarà il crack della ripresa, intanto Thiam chiude il suo palo. Dopo l'intervallo è anche Pisseri a volare: Adorante mette a sedere Pieraccini e il portiere nega il gol. Il Cesena rientra in partita a tutto Kargbo: prima con il tacco spalanca la porta a Francesconi che tira su Thiam. Poi alla mezz'ora apre il gas sulla sinistra, tiene sul difensore che rinviene e infila la palla dell'1-2. Succede il finimondo nei 3 minuti seguenti: la Juve Stabia va per chiudere tutto, Pisseri stoppa Mignanelli, ma Meli che spacca la traversa da pochi metri sa di condanna. Perché la ripartenza bianconera è ancora griffata Kargbo. L'imperatore Augustus scherza con mezza difesa ospite e invita Ogunseye al 2-2 che vale la Coppa. Ingiocabile, illegale, ancora Kargbo per il soprasso chiuso da Thiam. Finisce con l'ennesima festa, l'ultima di un anno da ricordare.